Fra’ Nicola, raccolta firme e un appello perché rimanga

Una raccolta di firme e un appello al patriarca Moraglia e al padre superiore dei francescani, Giovanni Voltan. I Frari non vogliono lasciare fra’ Nicola, da dieci anni parroco e motore propulsore...

Una raccolta di firme e un appello al patriarca Moraglia e al padre superiore dei francescani, Giovanni Voltan. I Frari non vogliono lasciare fra’ Nicola, da dieci anni parroco e motore propulsore del rilancio della parrocchia, ideatore di iniziative solidali ed eventi culturali di alto livello. Fra’ Nicola Riccadona è stato trasferito a Rovereto, parrocchia trentina dove era già ieri per prendere i primi contatti. Regole ferree dell’ordine francescano prevedono la rotazione, cioè che un padre non rimanga nello stesso posto per più di dieci anni. Ma la sua comunità non ci sta. «Ci stiamo organizzando, chiederemo al patriarca Moraglia e al padre provinciale di considerare la possibilità di lasciare fra’Nicola ai Frari», dice un parrocchiano. Altri si stanno orrganizzando per raccogliere le firme. Padre Nicola dribbla tutti con un sorriso. Da bravo «soldato della Chiesa» ha già messo nel conto il suo trasferimento. Ma il vuoto che il parroco potrebbe lasciare è grande. «È stato l’artefice del rinnovamento della parrocchia, ha riavvicinato moltissimi giovani alla Chiesa e creato reti culturali e di solidarietà», dice un giovane. «Chiediamo che questo prezioso lavoro non sia interrotto». Sono decine le iniziative inventate da fra’Nicola, tutte con grande successo. «Il caffé offerto ai poveri», ogni famiglia della parrocchia che ospitava un povero o un immigrato. Il cineforum con le proiezioni supine, momenti di riflessione e di discussione. Le associazioni Cerchidonda e i Free Sabo, gli scout e «Frari Fuori», l’invito ai fedeli di spingersi fuori, di conquistare nuovi entusiasmi. Motore della parrocchia anche dal punto di vista culturale, con l’organizzazione di concerti e dibattiti, personaggi famosi venuti a parlare di fede e di cultura davanti a platee numerose. Quasi un luogo in controtendenza, in una città dove le parrocchie hanno il problema dell’esodo e dei pochi giovani, i Frari negli ultimi anni sono stati quasi in «overbooking». Ragazzi anche da altri luoghi della città, entusiasti del nuovo clima introdotto dal parroco e dalla sua disponibilità ad ascoltare e aiutare tutti.

Adesso, se nulla succederà, padre Nicola lascerà la sua amata parrocchia e si traferirà a Rovereto. Il suo saluto è già fissato per il 15 settembre. Ma sono in tanti, giovani e meno giovani della parrocchia e dell’intera città, a sperare nel «miracolo».

Alberto Vitucci

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