Fotografa la scheda mentre vota, denunciato

Il caso in un seggio a Mestre, c’è chi posta l’immagine su Fb. Proteste per le matite cancellabili
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SCHEDA ELETTORALE
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SCHEDA ELETTORALE

VENEZIA. Schede elettorali fotografate e, come nel resto d'Italia, lo psicodramma delle matite copiative (il cui segno può essere quindi cancellato). Anche nel Veneziano non sono mancati polemiche e inconvenienti. L'episodio principale si è verificato a Mestre, nel seggio di via Dante, dove un uomo di 40 anni, è stato denunciato dai carabinieri dopo essere stato sorpreso a scattare una foto alla scheda dentro la cabina elettorale. L'uomo si è presentato agli scrutatori, ha consegnato la tessera elettorale e il documento e dopo aver ricevuto la scheda è entrato nella cabina indicata dal presidente. Poi gli scrutatori hanno sentito provenire dalla cabina il classico suono del telefono che scatta una foto, e hanno subito avvisato i carabinieri in servizio al seggio. L’uomo è stato denunciato, si è giustificato dicendo che era stata una bravata.

A Portogruaro un ex consigliere comunale ha scattato una foto della scheda votata con il telefonino e l’ha pubblicata sul suo profilo Facebook. Protagonista il giornalista Riccardo Rodriquez, già consigliere comunale a Portogruaro di Forza Italia, ora nel direttivo della Lega Nord. Rodriquez ha raccontato l’episodio in piazza a Portogruaro e non se ne vergogna. «Perché dovrei? Io non ho fatto nulla di male. Altre persone hanno postato su Facebook una analoga foto mostrando il proprio voto. Io l’ho fatto, e davvero non me ne pento». Ha fatto discutere anche la foto di una scheda con il segno sul no postata su Facebook da un veneziano, che ha poi cancellato tutto dicendo di averla trovata in rete. Polemiche in alcuni seggi per la presenza di matite copiative (e quindi cancellabili). Il rappresentante di lista del Movimento Cinque Stelle nella sezione 16 di Zianigo (Mirano) in mattinata, prima dell'apertura delle operazioni di voto, ha chiesto di verificare le matite scoprendo che una di queste era cancellabile. «La matita è stata cambiata», spiega il deputato M5s Emanuele Cozzolino, che ha seguito la vicenda, «e l'episodio è stato verbalizzato». «Anche da parte nostra», dice il consigliere regionale leghista Alberto Semenzato, «abbiamo proceduto ad alcune verifiche nelle varie sezioni». Un episodio anche a Mestre, in un seggio della Gazzera dove una elettrice, che si era portata una gomma da casa, si è accorta che il segno della matita poteva essere cancellato. E ha protestato con il presidente di seggio. La matita contestata è stata sostituita, e la protesta della donna verbalizzata. Gomma da cancellare acquistata anche da Luigi Corò, presidente del Comitato Marco Polo di Mestre, che spiega: «Ho scoperto che il mio voto poteva essere cancellato. Ho fatto mettere a verbale dal presidente di seggio l'accaduto». A Salzano un elettore ha lamentato che, per il voto, non gli era stato chiesto un documento di identità, ma avrebbe preferito non formalizzare la sua protesta. E al servizio Elettorale del Comune di Venezia sono arrivate telefonate furiose: un cittadino ha sollecitato controlli capillari nei seggi.

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