Fotografa i bambini a scuola: identificata dai carabinieri

DINELLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO -SCUOLA PASCOLI
DINELLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO -SCUOLA PASCOLI

PORTOGRUARO. Attimi di forte tensione si sono vissuti all’esterno delle scuole medie Giovanni Pascoli di via Valle per il comportamento di una donna, segnalata mentre scattava fotografie ai bambini che uscivano da scuola. Gli episodi sono stati due. Il primo alle 16 di lunedì, il secondo alle 13 di ieri. . I carabinieri, sollecitati da altri genitori, l’hanno identificata allontanandola. Da ieri pomeriggio i militari osservano i suoi movimenti.

La dirigenza dell’istituto scolastico è stata informata solo dopo il secondo evento, quello di ieri pomeriggio. Ignoti i motivi che hanno portato questa donna allo sgradito comportamento. Il primo episodio è stato quello probabilmente più teso.

La donna si era presentata davanti a scuola in orario pomeridiano, alle 16 di lunedì. La Pascoli infatti nella sua offerta formativa prevede l’orario continuato. È stata vista parcheggiare la propria vettura a ridosso del cancello d’uscita dell’istituto. Quindi ha abbassato il finestrino e si sarebbe messa a scattare ripetute fotografie. L’obiettivo era rivolto proprio verso gli scolari che stavano a giocare in cortile.

È intervenuto una mamma, tra l’altro di professione avvocata che ha chiesto alla “fotografa” di smettere. Era evidente la violazione della sfera privata dei piccoli.

Ma le risposte fornite dall’altra donna non sono state convincenti e allora l’avvocata si è rivolta ai carabinieri, telefonando al 112.

All’arrivo dei militari la donna inizialmente non collaborava. Poi si è fatta identificare. Nel frattempo altri genitori, accorsi per portare via dalla scuola i propri figli, sono stati informati dell’episodio.

Ieri mattina il bis. La donna si è presentata alle 13, imbattendosi nuovamente nella mamma-avvocato e negli altri genitori che erano in preallarme. I carabinieri sono accorsi di nuovo e hanno provveduto a una seconda identificazione.

La donna rischia di essere querelata dagli altri genitori. Nel frattempo è tenuta sotto osservazione dall’Arma, affinché simili scene non abbiano a ripetersi, né oggi né mai. —

 

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