Foto osé su Facebook, giovane ricattata
MESTRE. Chatta via Facebook con quello che crede essere un ammiratore coetaneo. Lusingata dalle sue attenzioni, la ragazza (minorenne) ne accetta le avances e gli manda le foto che lui le chiede, che si fanno più intime con il passare dei giorni: ma quando lei decide di smettere, ecco che scatta il ricatto. Lui la minaccia di divulgare le sue foto a tutti i contatti Facebook e di farle così arrivare ai suoi genitori. Lei - spaventata - cede, manda altre foto, ha paura. E finalmente fa la cosa giusta: si confida con un'amica, che racconta tutto ai genitori, che fanno quello che tutte le vittime di predatori social e informatici dovrebbero fare: rivolgersi alla Polizia Postale, che si occupa dei reati informatici.
Gli investigatori della rete hanno raccolto pochi giorni fa la denuncia della giovane veneziana e avviato un'indagine, segnalando che - purtroppo - sono in aumento le molestie e i ricatti sessuali attraverso la rete. L'invito è sempre lo stesso, un po' banale: mai diffondere a sconosciuti immagini riservate.
Questi alcuni dei consigli della polizia ai ragazzi: non scaricare programmi se non ne conosci bene la provenienza, potrebbero contenere: virus che danneggiano il computer, spyware che violano la privacy, dialer che fanno lievitare il conto della tua bolletta; nelle chat, nei forum e nei giochi di ruolo non dare mai il tuo nome, cognome, indirizzo, numero di cellulare o di casa; non incontrare mai persone conosciute in rete senza avvertire i genitori; se proprio vuoi incontrare qualcuno conosciuto su Internet prendi appuntamento in luoghi affollati e porta con te almeno due amici; se qualcuno su Internet dice di essere un adulto e ti parla di sesso senza che tu voglia, ti chiede di mantenere segreti i contatti, ti propone di incontrarlo, ti minaccia in qualche modo, sappi che non deve farlo. Puoi parlare di questo con i tuoi genitori, con i tuoi insegnanti o con la polizia; se qualcuno che ti sembrava simpatico comincia a scrivere cose strane in chat o manda e-mail che non ti piacciono, cambia indirizzo di posta elettronica, cambia nickname e non avere timore di parlarne con i tuoi genitori o insegnanti; ricordati che dietro al computer tutti possono fingere di essere migliori, peggiori o comunque diversi da quello che sono davvero.
Se utilizzi circuiti di file-sharing per scaricare musica, film o altro controlla sempre il materiale che ricevi: gli utenti che utilizzano questi servizi sono tantissimi e provengono spesso da tutto il mondo, può capitare alcuni file siano illegali.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia