Fossalta, dagli scambisti si passa al sesso sadomaso

Il club privè sembra voler sfruttare la notorietà e propone serate a tema tra frustate e dolore. Scandalo in paese

di Rosario Padovano

FOSSALTA DI PORTOGRUARO. Il chiacchericcio non si ferma e continua a produrre risultati. Tutti ne parlano e ormai i confini del Nord-Est sono stati di gran lunga superati. Al nome Botero non si associa più solo il famoso artista colombiano. E a quella posa sexy di Valentina nessuno sembra più fare caso. La notizia del locale di scambisti sorto vicino alla chiesa di Sant’Anna, a Villanova Vecchia, ha aumentato a dismisura la curiosità. La diocesi mantiene un distaccato silenzio.

Perseverare è diabolico, e Botero continua a sfornare sorprese. Dopo quella dedicata ai trans ora tocca alla serata dedicata al sadomaso. Proprio l’altro giorno un ingegnere di Roma, Soter Mulè, è stato condannato a oltre 4 anni di carcere per omicidio colposo poiché durante una pratica estrema morì una sua compagna di sesso, per soffocamento.

Ma questo è solo un fatto di cronaca, l’atmosfera al Botero resta incentrata sulla ricerca della trasgressione. Per venerdì 25 gennaio prossimo lo slogan della serata Bdsm (acronimo che sta per bondage sadomaso) recita “libera la fantasia e scopri dove il dolore si incontra con il piacere”.

E su facebook ri-spunta l’icona del famoso fumetto Valentina del compianto Guido Crepax, legata come avviene in questa particolare pratica erotica, sperimentata, si dice, dal famoso marchese De Sade.

Il caso del Botero è diventato di dominio pubblico, intanto, a livello nazionale. Ne hanno parlato i giornali, il sito di Affari Italiano e, attraverso un servizio, le reti Mediaset, da Rete 4 a Tgcom.

Al paese la presenza sembra dare malcelato fastidio. Non si può comunque negare l’evidenza e soprattutto la vicinanza di un club privè, dove comunque si ritrovano adulti soci e consenzienti, di fronte a un tempio cristiano.

Sui social network sono stati “ritagliati” i pezzi relativi al Club, generando le discussioni più disparate. I titolari, attraverso il profilo del club, hanno poi scritto un messaggio, rivolto sia ai soci, definiti “boterini”, ma soprattutto ai benpensanti. «Rispettate il modo di pensare, il modo di vivere la propria vita nostra e dei nostri soci, come noi rispettiamo la vostra. Ricordo che noi siamo a casa nostra e non veniamo a giudicare cosa fate nelle vostre». Firmato, lo Staff di Botero. Insomma il messaggio sembra: non giudicare per non essere giudicato.

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