Forza Nuova con le maschere: "Congiura per non farci candidare"

VENEZIA. Si sono fatti attendere per oltre un'ora e mezza - rispetto alle 13 di sabato, ora per la quale avevano organizzato la loro manifestazione - poi nel piazzale della stazione di Santa Lucia si sono ritrovati in una cinquantina, il volto coperto da maschere bianche, in mano tricolori e bandiere di Forza Nuova. Sono gli attivisti della formazione di estrema destra, che hanno voluto così protestare - "Siamo i fantasmi di queste elezioni", ha scandito il segretario veneziano Sebastiano Sartori al megafono - contro l'esclusione delle loro liste dalle elezioni in Comune e in Regione, per problemi nell'autenticazione delle firme.

Sulla lista regionale la procura della Repubblica sta indagando, dopo l'arrivo di una segnalazione da parte della commissione elettorale del Tribunale di Venezia che aveva rilevato un'anomala (per numero) presenza di avvocati veneziani tra i firmatari della lista.
"Vogliamo vedere le firme di tutte le liste: questa è una congiura per proibirci di aprtecipare alle elezioni", ha sostenuto il segretario nazionale Fiore, aspirante (mancato) sindaco di Venezia, ricordando le parole d'ordine del movimento: via gli immigrati dall'Italia, sovranità monetaria e difesa ad oltranza della famiglia tradizionale. E annuncianto di stare "valutando la possibilità di denunciare il questore Sanna e il prefetto Cuttaia che non hanno risposto alla nostra mail ufficiale via posta certificata, con la quale chiedevamo garanzie perché ci fosse permesso di raccogliere le firme in tutta tranquillità e non cirdondati d aun muro di agenti".
Mobilitati per oltre due ore un centinaio di poliziotti e carabinieri - tra personale in divisa e in borghese - per garantire l'ordine pubblico: ma dei centri sociali, questa volta, neppure l'ombra.
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