Forte Cosenz può rinascere La Regione mette i soldi

Settecentomila euro in dieci anni di investimenti della Regione Veneto per il rilancio di Forte Cosenz. La struttura del campo trincerato è ora sotto il controllo della Regione e il vicepresidente, Gianluca Forcolin, conferma il via ai primi investimenti.
Forte Cosenz, tra Favaro e Dese, è passato alla Regione Veneto grazie ad un accordo di valorizzazione, approvato dalla giunta Zaia nel novembre del 2017, frutto di una intesa tra la Regione del Veneto, il Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il Veneto e l’Agenzia del Demanio. Accordo che a Venezia ha suscitato non pochi malumori: chi da anni si occupa di forti, come Andrea Grigoletto dell’Istituto dei Castelli ricorda che la giunta Brugnaro non ha giocato un ruolo di primo piano per ottenere in gestione il forte, che rimane fuori dalla rete comunale del campo trincerato. E ha ottenuto solo la Casa del maresciallo, senza prevedere, dice Grigoletto, «ancora fondi per sistemarla».
La Regione con un passaggio non oneroso ha ottenuto invece la gestione dell’edificio del Forte e del Fabbricato truppa e ricovero mezzi, oltre alle aree pertinenziali scoperte, per un totale di 8 ettari. Gli investimenti ,dicono i critici, nono si vedono. Il vicepresidente Forcolin, alla nostra richiesta di informazioni, spiega che invece i primi investimenti sono messi nero su bianco. Nel corso del 2018 la Direzione Acquisti e Patrimonio della Regione ha provveduto a finanziare, in amministrazione diretta, un primo stralcio di lavori di manutenzione straordinaria sull’area a verde del compendio immobiliare (per un importo di circa 45 mila euro),«in modo di rendere il compendio fruibile al pubblico per manifestazioni, eventi, attività sportive, culturali e ricreative».
L’impegno complessivo, continua Forcolin, è di quasi 734 mila euro, da realizzare entro un periodo massimo di 10 anni dalla data di trasferimento, nel rispetto dei principi di tutela del patrimonio monumentale contenuti nel Decreto Legislativo n. 42/2004.
«Sulla scorta delle modalità di ristrutturazione e di riqualificazione del bene contenute nell’Accordo di valorizzazione si è proceduto a predisporre un prospetto programmatico di interventi da realizzare nell’importo residuale di circa 700 mila euro. Per le prossime tre annualità, gli interventi potrebbero riguardare: per il 2019 il completamento della manutenzione del verde e la fattoria didattica con 70 mila euro», dice Forcolin, «per il 2020 la progettazione esecutiva del recupero del Forte (50 mila euro) e per il 2021 il primo lotto di lavori per un importo di 65 mila euro».
I piani regionali su Forte Cosenz sono ambiziosi: arriverà la Protezione civile regionale con la piastra per l’elicottero usato per le emergenze. I campi sportivi del Ocrad, il cral dei dipendenti regionali, verrà «aperta al pubblico per attività di ristoro e tempo libero».
Nei prati verranno realizzate ippovia e orti e il Forte entrerà nel progetto “Green tour” (600 chilometri di piste). Nel vicino fiume Dese sono previste attività di canoa e un laboratorio didattico di scienze forestali. L’edificio del forte sarà utilizzato per il 70% per attività sociali; per il 30% per attività commerciali. L’area esterna va per il 60% a Protezione civile e forze armate; per il 30% ad attività collegate al bosco di Mestre e per il 10 % ad attività agricole per disabili. Previste concessioni a privati per il turismo ambientale e attività commerciali, come una cantina di vendita vini e prodotti locali e un osteria con ostello. —
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