Forte Cosenz alla Regione «Sarà aperto ai cittadini»

Forte Cosenz alla Regione: un decreto della direzione Acquisti Affari Generali e Patrimonio della Regione Veneto sancisce che la Regione è pronta alla firma con l’Agenzia del Demanio per l’acquisizione del Forte tra Favaro e Dese. Il passaggio di consegne è oramai una formalità. Manca solo la firma finale.
Dall’accordo a tre, tra Agenzia del Demanio, Ministero dei beni culturali e Regione Veneto, resta fuori il Comune di Venezia a cui rimane solo la “Casa del Maresciallo” (da ristrutturare) e lo scoperto di pertinenza.
Otto ettari di verde del Forte del campo trincerato, passano, fino al 2024 in gestione alla Regione. «Ma noi garantiremo l’uso pubblico da parte dei cittadini di quest’area verde», rassicura il vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin, che ha seguito l’acquisizione. «Non è certo imputabile a noi se il Comune non si è fatto avanti. Le critiche sono tutte all’azione comunale», ricorda, «mentre noi abbiamo deciso che l’area non sia solo in uso all’Ocrad, (il Cral dei dipendenti regionali) ma che sia sempre aperto ai cittadini, che vanno a correre o a fare una passeggiata al forte», ribadisce il politico. L’accordo prevede un investimento, su più anni, di quasi 800 mila euro per interventi. L’edificio del Forte e il fabbricato truppa e ricovero mezzi saranno oggetto di un recupero conservativo per realizzarvi, si legge nella delibera, iniziative «in ambito culturale, storico e storico», come «attività museali, mostre temporanee e permanenti, visite scolastiche e turistiche i cui introiti costituiranno finanziamento per la riqualificazione dell’immobile». Arriverà la Protezione civile con la piastra per l’elicottero usato per le emergenze (calamità naturali o eventi eccezionali), collegata alle attività della Protezione civile regionale. La parte che ospita oggi i campi sportivi del Ocrad (contratto di sei anni più sei) verrà «aperta al pubblico per attività di ristoro e tempo libero». Nei prati verranno realizzate ippovia e orti e il Forte entrerà nel progetto regionale “Green tour” (600 chilometri di piste) e nel Fiume Dese sono previste attività di canoa e un laboratorio didattico di scienze forestali. L’edificio del forte sarà utilizzato per il 70% per attività sociali; per il 30% per attività commerciali. L’area esterna va per il 60% a Protezione civile e forze armate; per il 30% ad attività collegate al bosco di Mestre e per il 10 % ad attività agricole per disabili. E sono previste concessioni a privati per il turismo organizzato e ambientale e attività commerciali, come una cantina di vendita vini e prodotti locali e un ostello della gioventù.
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