«Forse non si è accorto di aver vinto la lotteria»

San Donà. Nessuna telefonata alla tabaccheria Rosin in corso Trentin La preoccupazione dei titolari: «Non sarebbe il primo caso». Vendite in aumento
Di Giovanni Monforte
FGAVAGNIN MONFORTE SAN DONA € 500.000 VINCITA LOTTERIA ITALIA RICEVITORIA MICHELE FIGLIO DELLA TITOLARE ROSIN MARIA E IL MARITO AL CENTRO MICHELE FIGLIO DELLA TITOLARE ROSIN MARIA E IL MARITO AL CENTRO
FGAVAGNIN MONFORTE SAN DONA € 500.000 VINCITA LOTTERIA ITALIA RICEVITORIA MICHELE FIGLIO DELLA TITOLARE ROSIN MARIA E IL MARITO AL CENTRO MICHELE FIGLIO DELLA TITOLARE ROSIN MARIA E IL MARITO AL CENTRO

È ancora avvolta nel mistero l’identità del fortunato acquirente del biglietto numero G255449, che si è aggiudicato il quinto premio assoluto della Lotteria Italia.

Il tagliando è stato venduto a San Donà nella tabaccheria Rosin, in corso Silvio Trentin 49, e ha regalato 500 mila euro a chi lo ha comperato. Mentre nella ricevitoria la vincita ha avuto come riflesso un aumento del numero già consistente di giocate, dell’acquirente del biglietto da 500 mila euro finora non c’è alcuna traccia né è giunta una telefonata ai titolari della tabaccheria, la signora Maria Rosin insieme al marito Francesco Sgnaolin e al figlio Michele. Forse per i ringraziamenti il fortunato vincitore preferisce attendere che sulla vicenda si spengano i riflettori. Oppure ha optato per la scelta di rimanere in silenzio per non correre alcun rischio di essere identificato, anche solo attraverso la voce alla cornetta del telefono.

Ma c’è anche una terza possibilità, ovviamente non auspicabile: che il vincitore non si sia accorto di avere in mano il biglietto da 500 mila euro. Circostanza che può apparire bizzarra, ma è tutt’altro che infrequente. A tutt’oggi, ad esempio, nessuno ha mai ritirato il secondo premio da due milioni di euro della Lotteria Italia dello scorso anno.

In questa edizione poi il biglietto era abbinato anche a un Gratta e Vinci istantaneo. «Qui da noi non si è fatto sentire nessuno, speriamo che l’acquirente si sia reso conto di avere il biglietto vincente. Purtroppo può capitare anche che qualcuno non se ne accorga», conferma Michele Sgnaolin, «c’è chi compra il tagliando, lo gratta e poi magari mette il biglietto in disparte e finisce per dimenticarlo».

La speranza, ovviamente, è che non sia questo il caso. In attesa di capire se il vincitore uscirà allo scoperto e se si tratti di un sandonatese oppure di una persona di passaggio, in città non si parla d’altro. Alla tabaccheria Rosin le vendite di Gratta e Vinci e le giocate al lotto, già di per sé molte, sono aumentate ancora un po’.

«I clienti sono curiosi, vogliono sapere chi ha vinto, ma noi rispondiamo che non sappiamo nulla», conclude Michele Sgnaolin, «la notizia ormai si è diffusa ovunque e tutti i clienti che entrano nella ricevitoria ci fanno i complimenti e poi magari provano la giocata. Sarà un po’ l’effetto suggestione. In realtà noi non abbiamo fatto nulla speciale, la Fortuna è solo passata di qua». E qualcuno è stato lesto ad approfittarne, portandosi a casa mezzo milione di euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:lotteria

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia