Forcolin prima si dimette e poi si commuove
MUSILE. «Mi congedo da Musile, ma non scappo. In Regione ci sono nuove sfide sulle quali lavorare e spero di essere all’altezza del compito. Ma prometto di non abbandonare questo Comune, al quale sono legatissimo». Con queste parole, Gianluca Forcolin ha concluso il suo mandato da sindaco di Musile. Il Consiglio comunale ha preso atto della sua elezione a consigliere regionale (carica incompatibile con quella di sindaco), a cui è seguita la nomina a vice di Zaia. E, di conseguenza, il parlamentino locale ne ha dovuto votare la decadenza.
Adesso i poteri del primo cittadino sono in capo al vicesindaco Vittorino Maschietto. La giunta con i suoi assessori e il consiglio comunale rimarranno nel pieno dei poteri fino alla prossima tornata elettorale utile, probabilmente nella primavera del 2016, quando si tornerà al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale. «Avrò molte responsabilità, che rappresentano un onere, ma per me sarà soprattutto un onore. Non sarò solo, perché la nostra squadra è fatta di persone competenti, alle quali mi uniscono rispetto e amicizia», ha commentato Maschietto, «la carica istituzionale di Forcolin, la cui candidatura è stata appoggiata dalla giunta, sarà un valore aggiunto per tutto il Veneto Orientale, ma credo di poter auspicare una particolare attenzione al Basso Piave e a Musile».
Forcolin lascia il consiglio dopo 22 anni. Nel suo discorso di saluto, in cui non sono mancati attimi di commozione, ha ringraziato i dipendenti comunali e le associazioni del paese. Ha ricordato alcune delle opere realizzate: dalla messa in sicurezza della viabilità in centro al porticciolo al Tajo, dalla piastra polivalente ormai finita alla sistemazione dei ponti di Caposile. Oltre al completamento dei sottopassi ferroviari e del centro Bressanin- Sicher.
Giovanni Monforte
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