Forcolin attacca Cereser «Centro chiuso, un errore»

Per la prima volta il sindaco di Musile esce allo scoperto per candidarsi alla guida di San Donà: «Meglio le auto in corso e la gente in piazza»
Di Giovanni Cagnassi

«Se fossi sindaco di San Donà mi darebbe particolarmente fastidio passeggiare per il centro e vedere in ogni negozio quel cartello giallo con la protesta dei commercianti per la ormai nota pedonalizzazione». Quel «se fossi» lo ipotizza chi meno te lo aspetti: il sindaco di Musile, Gianluca Forcolin. E non è un caso, se a poco più di un anno dalla vittoria di Andrea Cereser e del centrosinistra a San Donà, il sindaco oltre il Piave si lancia in questa battaglia sulla viabilità e la riqualificazione del centro prefigurando per la prima volta quello che si mormora da mesi, ovvero una sua futura candidatura a San Donà proprio contro Cereser.

L'ex onorevole leghista è ancora giovane, ha rinunciato al seggio a Roma senza fare troppo chiasso, è rimasto nella sua Musile, confermato al secondo mandato, ma ha grandi mire espansionistiche. «Non è da sindaco di Musile che vorrei intervenire sulle questioni sandonatesi», si lascia scappare pur senza riferimenti particolari, «anche perché non mi sembrerebbe corretto, ma da professionista che lavora ed opera da 26 anni con il proprio studio in corso Silvio Trentin. Ebbene, io farei esattamente l'opposto, se fossi sindaco. Oggi il dato di fatto è che questa pedonalizzazione ha prodotto solo caos. La chiusura della viabilità solo polemiche e piazza Indipendenza è deserta».

E arriva persino la proposta dal sapore già elettorale: «Io cancellerei la corsia di pedonalizzazione, creerei tutti parcheggi da ambo i lati della strada con un disco orario di massimo 60 minuti per far lavorare le attività produttive e per consentire comunque il turn over delle auto. Proporrei di esentare il commerciante che esercita un attività nella piazza Indipendenza da tutte le tasse locali per incentivare l'aggregazione e la vitalità della Piazza stessa anche con mercatini e attività a costo zero».

«Oggi», aggiunge, «Cereser sta facendo esattamente il contrario, vuole riempire di gente la strada dove devono passare le auto in corso Trentin e mantiene vuoto il vero centro di aggregazione, ossia la piazza. Ritorniamo quindi alla normalità, piazza piena e strada percorribile con tutta una serie di parcheggi ambo i lati. Vedrai caro Cereser», conclude rivolgendosi al primo cittadino, «che i cartelli spariranno, i commercianti collaboreranno e la piazza si riapproprierà della vera funzione. Infine, un invito da sindaco: togli quella rotatoria davanti al Ponte della Vittoria che non serve a nulla e torna a parlare con Musile per i problemi di viabilità, non limitarti a seguire gli studi universitari e le grandi relazioni dei professoroni. Da noi per queste cose serve solo il buonsenso».

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