Fontego dei Tedeschi, rispunta il lucernario

Ormai in fase avanzata i lavori di Edizione sul tetto dell’edificio, dove sarà ricavata anche la terrazza
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.10.2015.- Tetto Fontego dei Tedeschi.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.10.2015.- Tetto Fontego dei Tedeschi.

Ultimi mesi di lavori da parte di Edizione - la società del gruppo Benetton proprietaria dell’edificio - per la ristrutturazione del Fontego dei Tedeschi in grande magazzino.

E dal tetto dell’edificio - dove sarà realizzata anche la nuova terrazza-altana panoramica voluta dal progettista Rem Koolhaas e su cui si lavora attivamente - è rispuntato in questi giorni (come documentano le nostre foto), il precedente lucernario, che è stato smontato, ripulito e rimesso in opera.

Si lavora ora in particolare al «montaggio» del nuovo piano che sorgerà sotto il lucernario, destinato a congressi e riunioni, oltre che appunto alla nuova terrazza, ancora coperta dai teloni.

I lavori daranno conclusi tra la fine di gennaio e la fine febbraio del prossimo anno, ma il nuovo Fontego sarà poi gestito dal gruppo francese Dfs (Duty free Shop) per farne uno «store» del lusso. Un lieve ritardo sul cronoprogramma che prevedeva di concludere tutto entri i primi giorni del nuovo anno, per passare la palla poi a Dfs per gli allestimenti, con l'architetto Jamie Fobert che prenderà il posto di Rem Koolhaas e dello Studio Oma. L'architetto londinese è già al lavoro sulla fase progettuale degli allestimenti del grande magazzino destinato al lusso tra scale mobili in legno e pareti trasparenti che fungono tanto da divisori quanto da vetrine espositive.

Appena conclusi i lavori strutturali, interverrà sul cinquecentesco edificio lo staff progettuale di Dfs per l’allestimento appunto del grande magazzino. Sarà appunto la Duty Free Shops a pagare i nuovi allestimento e il contratto d'affitto da circa 100 milioni di euro per l'uso pluriennale del Fontego. Intanto il Fontego è all'interno un grande cantiere in cui si lavora incessantemente tutti i giorni (tranne la domenica) e si sarebbe ormai conclusa la fase del rinforzo strutturale del cinquecentesco edificio. Sarebbe già stato realizzato anche il grande foro circolare nelle murature del porticato - fortemente contestato da Italia Nostra - voluto da Koolhaas per “segnalare” ai clienti dello store la presenza delle scale mobili.(e.t.)

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