Fontego dei Tedeschi, Rinascente pronta a investire ma con la terrazza

Un progetto da 18 milioni per gli spazi commerciali. Il piano terra pensato come un grande campiello dedicato al food

VENEZIA. «La Rinascente è a fianco di Edizione per creare al Fontego dei Tedeschi un grande magazzino che sia un moderno fondaco veneziano, aperto a tutti, veneziani e turisti, dalle 9 di mattina all’una di notte. Non intendiamo rinunciare a questo progetto, che però non si può realizzare senza le scale mobili progettate da Rem Koolhaas e dallo Studio Oma e senza la terrazza panoramica affacciata sul Canal Grande e su Rialto, che costituirà uno dei motivi per salire ai piani superiori».

È un veneziano “emigrato” Alberto Vanzan, amministratore delegato de la Rinascente che ieri è calato in laguna per ribadire il sostegno al progetto della società del gruppo Benetton per la ristrutturazione del Fontego dei Tedeschi e confermare ufficialmente che sarà la società milanese con oltre 140 anni di storia - passato da pochi anni dalle mani della Fiat e quella della Central Retail Corporation Ltd, il colosso delle vendite al dettaglio tailandese - a gestire il nuovo grande magazzino (se mai sarà aperto) nell’edificio di origine cinquecentesca, investendo circa 18 milioni di euro nel suo allestimento e garantendo circa 400 posti di lavoro. Mentre il parere finale di Ministero dei Beni Culturali e Soprintendenza sul progetto di Koolhaas è entrato in un limbo - ne riferiamo a parte - la presenza di Vanzan, con al suo fianco l’architetto Ippolito Pestellini dello Studio Oma, è anche il tentativo di spiegare meglio alla città un progetto contestato fin dall’origine e vissuto come l’ennesimo esproprio di un edificio che ne costituisce una parte di storia.

«Intendiamo usare la corte del Fontego, come un campiello veneziano, per la socializzazione - spiega Vanzan - dedicandola al cibo. Qui sarà possibile prendere un caffè o uno spritz o mangiare seduti ai tavolini, dalle 9 del mattino all’una di notte, quando gli altri locali veneziani sono quasi tutti già chiusi, mangiando specialità veneziane in veri e propri bacari che realizzeremo qui. Ma la corte, grazie alla scala mobile sollevabile come un ponte levatoio potrà essere interamente disponibile per ospitare concerti, proiezioni ed altri eventi, con l’idea di creare qui un punto di riferimento che accompagnerà tutte le principali manifestazioni culturali veneziane e addirittura pensando alla possibilità di far transitare da qui gli atleti della Venice Marathon, vista la riattivazione di due nuove aperture ora intercluse, più quella che sarà ricavata inglobando gli uffici dell’ex Sip. Allo stesso scopo sarà utilizzata anche la sala che sarà ricavata sotto il lucernario».

La Rinascente pensa anche di creare - accanto ai “marchi” di moda, di design e di cosmetica che avranno i loro punti-vendita - uno spazio dedicato all’artigianato veneziano, partendo dal vetro, ma allargandosi anche all’oggettistica prodotta da giovani artigiani. La parola d’ordine, ripetuta più volte ieri è che il nuovo Fontego non sarà un centro commerciale, ma un grande magazzino: con una dignità diversa e aperto soprattutto alla presentazione di novità che di prodotti di puro consumo. Fermo restando che dovrà comunque produrre utili, con almeno sei milioni di frequentatori all’anno.

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