Fontego dei Tedeschi, palancola precipita da 30 metri

Si è sfilata dalla gru cadendo in calle. Don Luigi: «Abbiamo sentito un boato». Fabio, portabagagli: «Pochi istanti e ci avrebbe ammazzato»

VENEZIA. Una palancola si sfila dal fascio trasportato dalla gru e piomba a terra da trenta metri di altezza, a due passi da San Bartolomeo. È successo alle 7.30 di giovedì mattina nel grande cantiere della Sacaim che sta svolgendo i lavori di restauro del Fontego dei Tedeschi a Rialto.

Per puro miracolo, vista l'ora, non ci sono stati feriti, ma soltanto danni – anche di qualche entità – al tetto delle case vicine.

Ma l'episodio poteva costare caro. Perché la grossa palancola di legno utilizzata per le impalcature (quattro metri di lunghezza, spessore cinque centimetri, una trentina di chili il peso) è piombata dall'alto come un missile, provocando anche scalfitture sui masegni.

Si è sganciata, forse anche a causa della pioggia, dal gruppo di tavole che la grande gru bianca stava movimentando per portare gli attrezzi dal cantiere alla barca. E si è infilata veloce tra le protezioni in metallo del cantiere, piombando in calle. Dove di solito passano migliaia di veneziani e turisti.

Interpress/gf.tagliapietra. 29.10.2015.- Fontego dei tedeschi
Interpress/gf.tagliapietra. 29.10.2015.- Fontego dei tedeschi

A dare l'allarme due persone che in quel momento stavano percorrendo la calle che dal ponte di Coin porta verso campo San Bartolomeo. «Ho sentito all'improvviso un botto fortissimo, e davanti a me è piombata a terra una trave di legno lunga quattro metri», ricorda ancora scosso Fabio, che di mestiere fa il portabagagli, «bastavano pochi istanti e quella trave ci avrebbe ammazzato».

È stato proprio Fabio a chiamare vigili urbani e vigili del fuoco per i rilievi del caso.

Un altro testimone oculare il padre del convento Missionari della Fava, don Luigi Ramazzotti. Stava tornando da Cannaregio, dove aveva appena celebrato messa al convento delle suore, diretto alla sua chiesa in campo della Fava che dista pochi metri da campo San Bartolomeo.

«Abbiamo sentito una sorta di boato», racconta il religioso, «abbiamo fatto appena in tempo a gridare e a fermare alcune persone che stavano arrivando in senso opposto».

Il testimone non si è nemmeno reso conto da che parte arrivasse la «bomba». Ma ha avuto la prontezza di scattare anche una foto. Ci hanno pensato i vigili del fuoco a ricostruire la dinamica dell'incidente, che per fortuna non ha causato vittime, ma danni notevoli al tetto dello stabile di fronte al Fontego, lo stesso dove insistono alcuni negozi e la gelateria al piano terra.

Per i danni al tetto, che era stato appena riparato, provvederà adesso l'assicurazione dell'impresa Sacaim, che sta portando avanti i lavori di restauro del Fontego dei Tedeschi, ex sede delle Poste centrali, venduto qualche anno fa alla Finanziaria dei Benetton per 55 milioni di euro.

Adesso sottoposto a restauro con la radicale trasformazione, l'ampliamento della superficie e il cambio d'uso, da uffici a destinazione commerciale. Restauri per cui l'impresa sta lavorando a pieno ritmo, dal momento che gli interventi dovrebbero concludersi entro Natale.

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