Fontego, Benetton spinge per avere la Rinascente

Senza un accordo con il Comune sulla Variante entro il 30 ottobre il nuovo centro commerciale sarà aperto a Firenze anziché a Venezia
AGOSTINI INTERPRESS VENEZIA 27/09/2008. ESTERNI FONDACO DEI TEDESCHI
AGOSTINI INTERPRESS VENEZIA 27/09/2008. ESTERNI FONDACO DEI TEDESCHI

VENEZIA. Il gruppo Benetton ha fretta sul Fontego dei Tedeschi e vuole al più presto una risposta dal Comune sul via libera alla trasformazione dell’edificio anche per un motivo preciso: rischia, altrimenti, di perdere un affare importante.

Entro il 30 ottobre infatti deve sapere sapere al nuovo proprietario della Rinascente - il thailandese Tos Chirativat– se potrà aprire un nuovo proprio centro commerciale di vendita a Venezia, o se dovrà invece investire su Firenze con un progetto per un grande magazzino in un edificio in Piazza della Repubblica, che è già stato presentato all’Amministrazione comunale. Il progetto fiorentino della Rinascente formato dagli architetti Claudio Silvestrin e Giuliana Salmaso– avrebbe molte affinità con quello che l’archistar olandese Rem Koolhaas avrebbe predisposto per Edizione Property – la società immobiliare del gruppo di Ponzano – per la ristrutturazione del cinquecentesco Fontego dei Tedeschi. Anche a Firenze, come a Venezia, a far discutere è una megaterrazza panoramica in cima all’edificio, giudicata troppo vistosa.

Quella prevista sulla sommità del Fontego dei Tedeschi, di fronte al ponte di Rialto, avrebbe già avuto un primo via libera dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia. Il progetto fiorentino della Rinascente si ispira concettualmente al modello Venezia per il Fontego. A Firenze infatti è previsto un centro per le esposizioni contemporanee dove poter fare mostre e videoproiezioni, a somiglianza di quanto si vorrebbe fare anche nell’ex sede delle Poste Centrali di Rialto, accanto alle previste attività commerciali. Di qui la fretta del gruppo Benetton - che non vorrebbe perdere l’affare-Rinascente - e la trattativa che si è aperta con il Comune di Venezia che per concedere la necessaria Variante urbanistica, oltre a chiedere l’uso pubblico di parte dell’edificio, vuole monetizzare, con un indennizzo quantificato in circa 15 milioni di euro. Fondi che, almeno in parte, verrebbero poi girati al Teatro La Fenice per chiudere il suo «buco» tendenziale di bilancio 2011.

Per questo il coltello dalla parte del manico ce l’ha, in questo momento, l’Amministrazione comunale. Se non vuole rinunciare alla cessione degli spazi alla Rinascente - rientrando così dellì’investimento compiuto per l’acquisto del Fontego dei Tedeschi - il gruppo Benetton dovrà cedere sull’ìindennizzo e sugli standard a uso pubblico. Altrimenti la Rinascente punterà su Firenze. (e.t.)

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