Fondi dirottati dal canile, inchiesta della Procura
MESTRE. Malversazione. Questo il reato per il quale il procuratore aggiunto Carlo Nordio ha aperto un fascicolo sul Canile di San Giuliano. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato in servizio presso la Procura veneziana hanno già visitato gli uffici e acquisito la documentazione. Si tratta di tutte le carte che riguardano i finanziamenti negli ultimi cinque anni alla struttura, soldi che arrivavano dal Comune e dall’Asl 12 soprattutto, ma anche da altre amministrazioni municipali. Solo Venezia ha finanziato addirittura con 130 mila euro all’anno, poi i fondi sono calati fino a 75 mila, ma si tratta sempre di cifre considerevoli. Da precisare che gli inquirenti hanno messo sotto la loro lente la gestione precedente a quella attuale.
«È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina alle predette finalità». Questo sostiene il codice penale per quanto riguarda il reato per il quale la Procura veneziana ha aperto l’inchiesta. Il sospetto, dunque, riguarda l’utilizzo dei fondi del Comune dell’Asl lagunari.
Al Canile di San Giuliano, gli animali ospitati vengono trattati bene, con umanità, a differenza di quello che accade in altre strutture. Ma sono le strutture ad essere addirittura cadenti e il sospetto è che se non tutti, almeno una parte dei fondi stanziati negli ultimi anni, siano finiti altrove. Un esempio: ricorre spesso la spesa per l’acquisto di mobili per ufficio, ma non è difficile acquistare arredi per la casa e farli comparire nelle fatture come mobili per ufficio. Per ora non ci sono indagati, il fascicolo è intestato a ignoti, ma dopo che gli uomini della Forestale avranno preso in esame la documentazione acquisita, dovranno consegnare una relazione al rappresentante della Procura, che potrebbe a quel punto iscrivere dei nomi sul registro degli indagati, naturalmente se spunteranno le prove per affermare che c’è chi quei finanziamenti li ha dirottati.
Proprio tre mesi fa il Comune ha indetto una nuova gara per la gestione di San Giuliano. La struttura può ospitare al massimo 600 cani, è diventato punto di riferimento anche per il territorio provinciale. L'Asl 12 prevedeva di realizzare vicino al rifugio del cane anche il centro veterinario, costo 500 mila euro.
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