Fondi dell’Europa persi per un errore del Comune

I finanziamenti per 1 milione e 800 mila euro servivano al risparmio energetico Ma un errore nella compilazione ha portato alla bocciatura della domanda
Di Andrea Varagnolo
foto Christian Boscolo Papo, coordinatore Pd circolo di Sottomarina per De Polo
foto Christian Boscolo Papo, coordinatore Pd circolo di Sottomarina per De Polo

CHIOGGIA. Il Comune perde un finanziamento regionale di 1,8 milioni di euro destinato a interventi di risparmio energetico negli edifici pubblici. A denunciare il fatto è il Partito Democratico, che incalza la giunta comunale in tema di gestione del bilancio. Secondo la segreteria locale del partito, alla base della perdita dei fondi c’è un errore nella compilazione della domanda.

«Il nostro Comune», si legge in una nota della segreteria del Pd, a firma di Christian Boscolo Papo, «ogni anno ha problemi di bilancio a causa del famigerato Patto di stabilità, che pone il Comune in condizione di vivere alla giornata, anzi di sopravvivere». I democratici scendono nel dettaglio della vicenda, legata a un bando pubblico per interventi di efficienza e risparmio energetico, previsto da un programma attuativo regionale. «Con nota dello scorso 24 aprile», continua Papo, «la Regione ha trasmesso l’esito di due bandi per il finanziamento di un intervento per la riduzione dei consumi degli edifici pubblici. Tra i motivi di esclusione, veniva espressamente previsto che la domanda avrebbe dovuto essere compilata seguendo rigorosamente il modello del bando stesso».

La causa dell'esclusione, secondo il Pd, è un errore nella compilazione. «Ci risulta», continua il segretario, «che la domanda non è stata redatta correttamente, cioè non era conforme al fac-simile richiesto dal bando. La domanda, quindi, è stata ritenuta dalla Regione, giustamente, non ammissibile ed è stata bocciata». Il Pd parla, quindi, di una «gravissima leggerezza del responsabile, che ha fatto perdere alla comunità un'enorme opportunità di investimenti a fondo perduto». «Ciò significa», sostiene ancora il segretario, «che una pratica di tale importanza, nonostante le precise direttive dell’assessore all’ambiente che aveva voluto la partecipazione ai bandi, irresponsabilmente non è stata seguita con la dovuta attenzione». Papo, infine, chiama in causa il sindaco, Giuseppe Casson, al quale si rivolge per chiedere lumi in merito: «Caro sindaco le gravi lacune riscontrate in questo particolare frangente meriterebbero una tua più attenta riflessione e attenzione sull’operato di chi veramente ha in mano le sorti del nostro Comune».

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