Follini: «Un anno vissuto intensamente»

La giunta di Marcon analizza il lavoro a metà mandato. «Adesso c’è la sfida più grossa: il bilancio»

MARCON. La giunta Follini compie un anno, e tira le file del cammino compiuto. Ieri mattina il sindaco, Andrea Follini, assieme ai vicesindaco, Guido Scroccaro, hanno fatto il punto della situazione, dopo 12 mesi di mandato. «È stato un anno difficile», dice il primo cittadino, «per le ripercussioni delle scelte nazionali, specialmente la continua variabilità delle norme con cui le amministrazioni devono fare i conti, a partire dall’Imu e la difficoltà a spendere i soldi. Ma è stato un anno di intensa attività amministrativa: 13 i consigli comunali convocati, grande la necessità di aggiornamento dei regolamenti, come quello della polizia urbana e a breve apporteremo anche modifiche allo Statuto comunale, un impegno che ci siamo presi. E c’è poi stata la partita sulla città metropolitana, di cui si è molto discusso e di cui auspico si torni a parlare, nel nostro piccolo abbiamo già anticipato qualche scelta, con la gestione del segretario comunale associato e della polizia municipale».

Ma il grosso lavoro l’amministrazione, l’ha fatto soprattutto nel campo dei diritti, che è ciò che si era proposta nel programma elettorale: «Pensiamo alle dichiarazioni anticipate di trattamento, due giorni fa ho incontrato il sindaco di Noventa di Piave, che ha preso pari pari la nostra delibera, Venezia ci ha chiamati in causa, Spinea sta facendo altrettanto, così come l’ordine del giorno per dare cittadinanza ai figli di stranieri che vivono qui e ancora il registro delle unioni civili». E tornando al Testamento biologico, le richieste ci sono, tanto che per evaderle il Comune dovrà aumentare gli appuntamenti: finora c’era la possibilità di prendere appuntamento con il notaio una volta al mese, presto diverranno due. Senza dimenticare la partita Nuova Esa: «Giovedì ci sarà l’apertura delle buste e Veneto Acque affiderà i lavori, è una strada lunga e perigliosa, ma speriamo si inizi concretamente». Enfasi è stata data anche al modello di coinvolgimento della cittadinanza messo in atto, come il percorso partecipato sul Piano rifiuti, attenzionato da altri comuni. «Adesso c’è la sfida del bilancio, madre di tutte scelte, c'e' la certezza dei tagli e sono il motivo per il quale abbiamo deciso di aumentare l’Imu, sperando ci sia un indennizzo. Una scelta attuata per mantenere intatta la spesa sociale, visto l’aumento di persone che chiedono aiuto, che sono sempre di più».

Marta Artico

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