Folle messaggio a Treviso: «Qualcuno uccida la Kyenge»

Autore sul suo profilo Facebook un esponente trevigiano di Veneto Stato, ora vicino all’estrema destra. La denuncia del Pd

REVISO. «La Kyenge dice che se vogliamo eliminare il burqa anche le suore si devono togliere il velo. Siamo all’assurdo, qualcuno uccida questa p.... idiota e inutile». Firmato sul proprio profilo Facebook da Vittorio Milani, ex esponente trevigiano di Veneto Stato, “riempilista” alle elezioni comunali di Silea del 2012, oggi vicino all’estrema destra.

Un nuovo attacco alla Kyenge, ancora offese a sfondo razziale a un ministro della Repubblica italiana per il colore della sua pelle e per le sue idee. Un clima sempre più pesante, innescato in prima battuta dalle volgarità leghiste. E la Marca trevigiana si indigna, in testa il consigliere comunale del Pd a palazzo dei Trecento Antonella Tocchetto, presa anch’essa di mira - come pure la giunta del sindaco Manildo - da Milani per aver detto non che è necessaria l’apertura di una moschea a Treviso, ma solo che l’argomento è comunque degno di discussione. Altra colata di offese contro la Tocchetto, sempre su Facebook, ma anche contro la Boldrini, che l’esponente di estrema destra vorrebbe vedere «fuori dalle palle» insieme alla Kyenge. E così oggi l’avvocato Tocchetto si recherà dalla polizia per denunciare il caso, chiedendo che venga immediatamente oscurato il profilo Facebook in questione, presi provvedimenti contro l’autore di simili uscite.

In seconda battuta, la Tocchetto valuterà con dei legali se sporgere denuncia anche a titolo personale, viste le offese irriferibili, a sfondo sessuale, che Milani ha scritto alla consigliere comunale. «E tutto questo», dice l’esponente del Pd a palazzo dei Trecento, «solo per aver dichiarato che l’articolo 8 della Costituzione italiana, ispirandosi a un atteggiamento di neutralità, si impegna a tutelare senza distinzioni tutte le confessioni religiose, dando attuazione al principio di pluralismo confessionale. Queste mie considerazioni hanno innescato una serie di insulti su Facebook da parte della persona in questione, insulti che ho stampato e allegherò come prove. Il signore in questione», continua la Tocchetto, «non risparmia nulla: dalla “giunta cialtronista di Manildo” fino al ministro Kyenge e alla presidente Boldrini, istigando chiaramente all’odio razziale. Ovviamente sono rimasta impressionata dall’uso volgarissimo delle parole di questo signore, che trovo veramente aberranti e pericolose per il clima che possono creare. E quindi la cosa non finisce qui».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia