Fognature a Valli, spariti progetti e soldi

Nel 2012 era stato annunciato un piano da 4 milioni per la rete e la viabilità : non se ne parla più
Dinello mph7a Elisabetta Donaggio ..Valli: interviste, la nuova piazza
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VALLI. Che fine hanno fatto i soldi per realizzare le fognature? Lo hanno chiesto a gran voce i residenti nell’assemblea pubblica di lunedì scorso ricordando come nel 2012 fosse stato annunciato un progetto di due milioni di euro (allacciamento fognario) a cui se ne aggiungevano più di due per la passerella ciclopedonabile tra Valli e Ca’ Bianca e il rinnovo della rete idrica esistente. Fondi già reperiti con rimodulazioni della Legge speciale e finanziamenti regionali, che non si capisce bene che fine abbiano fatto.

«Forse dovremmo autodenunciarci», ha provocatoriamente detto un residente, «dire che violiamo la legge perche scarichiamo nei canali e poi in laguna e così magari qualcuno si ricorderebbe di Valli e farebbe qualche verifica. Quello delle fognature è un problema grosso che crea disagi a centinaia di famiglie, costrette a sostenere costi aggiuntivi di espurgo, e danni all’ambiente visto che sversiamo in laguna».

Esiste un progetto del 2007 che prevedeva la realizzazione di un collegamento fognario dall’area ex depuratore (in via Val di Rose), dove arrivano tutte le condotte fognarie che attualmente scaricano in canale, fino al sollevamento realizzato all’ex depuratore di Ca’ Bianca (1.800.000 euro); la sostituzione della condotta dell’acquedotto tra Ca’ Bianca e Valli (1.600.000) e la costruzione di una passerella ciclopedonale in corrispondenza della condotta aerea dell’acquedotto che passa sul fiume Brenta (600.000).

Nel 2012 il progetto era stato ripreso annunciando anche il reperimento delle risorse per realizzarlo, ma ad oggi nessuno dei tre interventi è stato cantierato. Il caso sollevato dai residenti nell’assemblea è stato anche ripreso da un’interrogazione dei consiglieri Beniamino Boscolo Capon e Brunetto Mantovan di Forza Italia che chiedono lumi al Comune su dove siano finiti i soldi, stanziati dalla Regione nel 2013 a favore di Veritas, e come mai tutto si sia arenato dato che la giunta di Romano Tiozzo aveva ottenuto anche un finanziamento a fondo perduto per la parte di opere comunali e erano già stati ottenuti i permessi dagli enti coinvolti (Genio civile, consorzio di bonifica).

«La vicenda compete a Veritas», precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Rossi, a cui si sono rivolti i residenti durante l’assemblea, «non mi risulta che la Regione abbia stanziato questi fondi, comunque andrò a fondo della questione».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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