Foci di Piave e Brenta le acque sono inquinate
Promosse le altre zone monitorate. Dati peggiori rispetto allo scorso anno
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - CONFERENZA STAMPA GOLETTA VERDE - EROE KATIUSCIA
CAORLE. Foci del Piave e del Brenta inquinate, è il risultato dopo dieci monitoraggi di Goletta Verde sulla costa del Veneto, peggio dello scorso anno, dove non c’erano problemi, ma decisamente meglio del 2014 quando le segnalazioni furono numerose e anche gravi. Un’indagine itinerante sulle acque venete, dove sventolano le bandiere blu della Fee, ma ci sono anche dei punti al limite. Il Veneto presenta una fascia costiera e l’immediato entroterra che hanno molto investito nel sistema della depurazione. Ma sulla Pedemontana e le prime risorgive gli ambientalisti hanno rilevato notevoli ritardi. Così Legambiente chiede alla Regione e ai Comuni di non abbassare la guardia. Esiste la Legge 68 del 2015 sugli ecoreati in caso di scarichi illeciti, a tutela dei fiumi sempre più a rischio.
Su dieci campionamenti eseguiti lungo le coste venete, in corrispondenza delle foci di fiumi e nei pressi di scarichi di depuratori, due risultano fuori dai limiti di legge: la foce del Brenta, in località Isola Verde, a Chioggia, e la foce del Piave, presso il Lido di Jesolo. Questo non vuol dire che le spiagge di Isola Verde, verso il Brenta, e quelle di Cortellazzo-Pineta, alla foce del Piave, siano off limits. I dati Arpav sulle acque hanno dato il via libera di recente, ma in queste punto ci sono agenti inquinanti nelle vicinanze. La storica campagna di Legambiente, realizzata anche grazie al sostegno del Conou – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau, è terminata al porto di Caorle con Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, Andrea Ragona, della segreteria Legambiente Veneto, quindi il presidente della Conferenza dei sindaci della costa veneziana, Pasqualino Codognotto, che è anche sindaco di San Michele-Bibione, e Alberto Pozzi, portavoce Sindacato Medici Italiani. Prelievi e analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile, la suggestiva goletta di Legambiente, il 3 e 4 agosto.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. I tecnici di Goletta Verde hanno campionato due punti in provincia di Rovigo, alla foce del Po delle Tolle, in località Barricata, a Porto Tolle, e presso la spiaggia libera di Caleri in località Marina di Caleri, nel comune di Rosolina, entrambi risultati “entro i limiti”. Otto, invece, i campionamenti effettuati in provincia di Venezia. Di questi, due sono risultati inquinati, ovvero la foce del Brenta, in località Isola Verde, a Chioggia, e la foce del Piave al Lido di Jesolo. Gli altri hanno superato tutti l’esame, comprese cinque spiagge: Punta Sabbioni, a sud del Sile, nel comune di Cavallino Treporti, la spiaggia della Laguna del Mort, a Eraclea Mare, la spiaggia di via Lepanto, a Porto Santa Margherita, a Caorle, e la spiaggia Brussa, a Porto Baseleghe. “Entro i limiti” anche il giudizio emerso dai campionamenti nel punto di uscita della laguna, alla fine di lungomare Dante Alighieri, a Punta Sabbioni
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