Flotta di 150 pescatori per ripopolare i fondali

Dopo la morìa di vongole dovuta al maltempo, il ripopolamento. Durante il fermo pesca sono state già impiantate 200 milioni di molluschi
MANTENGOLI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - PESCA DELLE VONGOLE
MANTENGOLI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - PESCA DELLE VONGOLE

CAORLE. Si ingrossa giorno dopo giorno la flotta di vongolari impegnati nel ripopolamento dei fondali dopo la morìa di vongole provocata dalle mareggiate del 29 ottobre scorso. In pochi giorni di fermo pesca, provvedimento eccezionale per la stagione che si interromperà martedì 11 dicembre, sono state già “impiantate” 200 milioni di vongole.

Ne dà notizia Gianni Stival, il presidente del consorzio Co.Ge.Vo., che assieme all'Istituto di biologia marina Agri.Te.Co., sta guidando da inizio settimana il ripopolamento delle vongole nei fondali dell'Alto Adriatico veneto, duramente colpito dall'eccezionale ondata di maltempo. Ieri le vongole sono state ributtate a mare a Vallevecchia.

«Siamo ormai a buon punto» ha riferito Stival «il contributo e la solidarietà di tutti i pescatori veneziani sono commoventi. Partiamo ogni notte all'1 e dopo ore di navigazione rientriamo nel porto di Caorle attorno alle 7. A ripopolare i fondali di novellame (“pevarasse”) sono 150 pescatori, per una flotta complessiva di 70 barche, provenienti dai porti di Pellestrina, Burano, Punta Sabbioni, Cavallino, Jesolo e Caorle».

Il risemina avviene a circa 600 metri dalla costa. Le flotte di pescherecci veneziane sono scortate ogni notte da Capitaneria di porto e squadriglia marina della Guardia di finanza. La morìa di vongole provocata dai detriti portati dai fiumi, che hanno soffocato il novellame, ha generato danni complessivi per oltre un milione di euro.

Gianni Stival, grazie alla sua esperienza, è riuscito con entusiasmo a radunare tutti questi pescatori, motivatissimi nel far ripartire questa speciale branca dell'economia ittica. La vongola alto adriatica sarà un prodotto d’eccellenza anche per il 2019. —

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