Flotta Actv da svecchiare: arrivano 60 nuovi bus

Assegnata la commessa da quasi 17 milioni per acquistare 41 mezzi da 12 metri e 18 veicoli da 18 metri. I primi arriveranno entro aprile-giugno di quest’anno  
GIORNALISTA: Furlan .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: viale Don Sturzo, Mestre.DESCRIZIONE: luogo dell'incidente tra un'automobile e un ciclista
GIORNALISTA: Furlan .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: viale Don Sturzo, Mestre.DESCRIZIONE: luogo dell'incidente tra un'automobile e un ciclista

MESTRE. Sessanta nuovi autobus per la flotta di Actv: in arrivo ci sono 41 mezzi classe I da 12 metri e altri 18, sempre in classe I, da 18 metri. Tutti, alimentati a gasolio. Verranno acquistati dall’azienda di trasporto per un importo di quasi 17 milioni di euro. La gara di affidamento per l’acquisto dei nuovi autobus ha visto prevalere l’offerta della Evobus Italia Spa ovvero la divisione autobus per l’Italia dei marchi Mercedes-Benz e Setra.

La scelta è caduta sul primo marchio. «La commessa vale per tre semestri», spiega il direttore generale di Avm Giovanni Seno, con i primi mezzi in arrivo entro aprile-giugno. Una commessa che punta a svecchiare il parco autobus di Actv che è notoriamente tra i più vecchi d’Italia: sono infatti 556 i bus in circolazione tra servizi urbano, extraurbano e Lido; mezzi che percorrono 63 chilometri per abitante l’anno che, con il ponte della Libertà, arriva a 73 chilometri per abitante l’anno. I bus Actv hanno in media 13,5 anni di servizio con milioni di chilometri percorsi, un primato negativo se pensiamo che in Germania un bus del trasporto pubblico ha in media 8,9 anni mentre in Francia arriva a massimo 8. I nostri bus spesso sono dei “Matusalemme” su ruote, che trasportano centinaia di persone al giorno. Guasti e incendi sono capitati spesso nel recente passato, imponendo all’azienda della mobilità di intervenire con una nuova gara d’appalto recentemente conclusa. Sessanta nuovi mezzi non bastano a risolvere il problema. Ma è l’inizio.

«Andiamo ad investire per ridurre l’anzianità di servizio dei mezzi di Actv che hanno anche immatricolazioni che risalgono al 2002», ricorda l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso. La giunta Brugnaro ha autorizzato l’investimento da parte di Avm, solo in piccola parte coperto da contributi regionali. «Erano anni che non si investiva in nuovi mezzi, le giunte precedenti ci hanno lasciato un parco mezzi dell’azienda di trasporto decisamente anziano e hanno preferito concentrare gli investimenti sul tram. Ora noi cambiamo la rotta. Intervenire era doveroso», ribadisce l’assessore, «e nei prossimi anni continueremo su questa strada con la possibilità di investire almeno 6 milioni di euro di contributi in gran parte regionali», spiega l’assessore. I mezzi che vengono acquistati dalla Evobus Italia saranno tutti con motorizzazione Diesel Euro 6, ultima generazione di veicoli di trasporto alimentati a gasolio. In futuro altri autobus verranno acquistati ma con motorizzazione a gas metano. I 60 diesel di ultima generazione saranno per oltre il 60 per cento impiegati nel servizio urbano di terraferma, una quota ulteriore sarà utilizzata per le linee extraurbane più frequentate. Ma quando sarà possibile pensare ad una flotta di autobus di Actv alimentati a biodiesel, combustibile “pulito” che viene prodotto alla raffineria Eni di Marghera, che ha puntato sulla chimica verde? L’azienda sta pensando di utilizzare questa tecnologia in particolare per alimentare i vaporetti in centro storico. Comunque, ogni ipotesi è rinviata alla fine del 2019 quando scadrà l’appalto per la fornitura di gasolio che è in corso da alcuni anni.

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