Florina, le indagini si allargano: al vaglio i cellulari degli amici
PIANIGA. «Chiederemo alla magistratura che siano analizzati oltre ai dati dal cellulare di Florina Simion di cui ora abbiamo disponibilità, anche quelli di due persone che conosceva. Si tratta di dati specifici di due, tre persone al massimo, che potrebbero sbrogliare l’intricata matassa nel giallo della sparizione della giovane di Cazzago di Pianiga. Una ragazza scomparsa da quasi un anno, e di cui non si sa nulla».
A dirlo è l’avvocato Stefano Tigani che segue da mesi il caso della venticinquenne di origine rumena che dal 25 febbraio del 2016, è sparita dalla sua casa di via Ariosto, a Cazzago. Dal momento della scomparsa della giovane, infatti, non è stata trovata alcuna traccia. Dai controlli fatti dalle forze dell’ordine, è emerso come il cellulare della ragazza sia stato spento già due ore dopo la scomparsa.
Inoltre il corpo non è stato trovato, e anche l’allontanamento volontario non sembra un’ipotesi credibile e praticabile, visto che Florina aveva lasciato a casa i documenti e i farmaci che doveva assumere regolarmente, cioè le pastiglie per curare l’epilessia. Florina aveva avuto problemi di dipendenza nel passato, problemi che parevano ormai superati. La famiglia si è rivolta anche alla trasmissione “Chi l’ha Visto?” senza però risultati di rilievo. Tante le segnalazioni di suoi avvistamenti che però finora non hanno portato ad alcun risultato.
Gli avvocati Stefano Tigani e Pietro Coluccio, sono convinti si tratti di un omicidio per questo hanno chiesto e ottenuto dal Tribunale di Venezia il gratuito patrocinio per l’analisi dei dati. Nicola Chemello l’ingegnere forense, fondatore della società “Securcube”, sarà chiamato ad analizzare i tabulati telefonici relativi all’utenza del cellulare di Florina. «I tabulati del cellulare di Florina però - spiega Tigani- dovrebbero essere comparati anche con quelli di altre due, tre persone coinvolte, che abbiamo segnalato al magistrato competente, cioè il pubblico ministero Massimo Michielozzi».
Lo studio del traffico dei cellulari, tra l’altro, sottolineano gli avvocati permette di «definire la presenza o meno di una persona in un luogo, in un certo momento, il traffico delle telefonate, degli sms, dei dati, oltre che gli accessi a Facebook, Whatsapp, a social network e app».
«Insieme allo studio dei tabulati – conclude Tigani – è importante che si facciano delle verifiche. Finalmente insomma qualcosa comincia muoversi, e speriamo si riesca finalmente a fare chiarezza sulla sorte di questa ragazza». La famiglia che ormai è disperata per l’assenza della ragazza, e ha fatto nei giorni scorsi l’ appello per cercare di ritrovarla.
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