Flop Carnevale, metà hotel vuoti
«Partiamo da una flessione dei fatturati del 2012 dell’1,5%: in un quadro tanto devastato per l’economia generale, il turismo dimostra di tenere ed essere una colonna portante dell’economia veneziana, un settore occupazionale strategico. Certo, gennaio è stato un mese “nero” e anche Carnevale sta andando male, con il 30-40% delle camere ancora libere: certamente incide il fatto che sia stato così “basso”, invernale, ma confidiamo nel last minute e, comunque, i primi conti veri li faremo a Pasqua». Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione Veneziana Albergatori, nonostante tutto è ottimista: il turismo è l’unico settore che “tiene” in città. E ora batte - idealmente - cassa, a livello nazionale. «La provincia di Venezia, da sola, ha l’8% delle presenze turistiche nazionali», prosegue Scarpa, «ora Federalberghi in questi giorni avvierà i confronti con le parti sociali e il governo per il rinnovo del contratto di lavoro: vanno stimolate le assunzioni, in particolare delle donne e dei giovani, con specifici incentivi e sgravi alle assunzioni e i sindacati devono venire incontro sulla flessibilità di orario».
A Venezia il settore turistico-commerciale dà lavoro a 25 mila persone, 10 mila delle quali dipendenti del settore alberghiero: tra le tanti voci di crisi e disoccupazione registrate dal Centro Studi Ava nel suo secondo Osservatorio sulla struttura occupazionale nella provincia di Venezia, a fine dicembre nel turismo erano più le aziende che prevedono licenziamenti (il 5,5%) rispetto a quelle che prevedono assunzioni (il 4,2%). A riequilibrare la situazione, il commercio, dove a fronte del 3,2% di imprese che prevedono licenziamenti, il 5,8% prevede assunzioni. «L’aspettativa è, comunque, per un miglioramento della situazione: ci aspettiamo un 2013 di ripresa, nonostante questo avvio d’anno molto difficile», insiste con l’ottimismo Scarpa, «contiamo molto già nel prossimo fine settimana in penotazioni last minute» per il Carnevale».
Carnevale che dopo il successo dell’anteprima con la “Festa veneziana” a Cannaregio, inizia a registrare le prime polemiche. I residenti di campo Sant’Angelo e Santo Stefano sono mobilitati per chiedere il trasferimento delle manifestazioni del “Carnevalaltro” autorizzate dal 7 al 12 febbraio, dalle 10 di mattina a mezzanotte, con programma organizzato da Radio Sherwood. Proteste raccolte in una lettera al sindaco e al questore dal consigliere comunale Nicola Funari (Gruppo misto): «Oltre a provocare un grande disturbo ai residenti della zona, in maggioranza anziani, potrebbe recare un disservizio pubblico per la vicinanza dell’Ufficio delle Entrate. Molti residenti della zona ricordano i danni che sono stati provocati dalla manifestazione a Sant’Angelo alcuni anni fa e del degrado ambientale lasciato in giro: la programmazione del Carnevale non è stata concordata con la Municipalità ed è al di fuori delle richieste ed esigenze dei cittadini». Diritto al divertimento e diritto alla quiete: equilibrio impossibile.
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