Flash mob a Rialto contro i respingimenti in mare
VENEZIA. Questa mattina una decina di attivisti della «Judend Rettet» (Gioventù Salva, ndr), insieme agli attivisti dei centri sociali, hanno esposto uno striscione dal Ponte di Rialto con scritto «Build Bridges not walls». Il flash mob aveva lo scopo di «denunciare la scelta la scelta del Consiglio Europeo di sostenere le intercettazioni in acque territoriali da parte della guardia costiera libica, costruendo di fatto un “muro” nel Mar Mediterraneo che causerà detenzioni arbitrarie, maltrattamenti, stupri, torture, sfruttamento e respingimenti forzosi verso i paesi di origine».
Gli attivisti berlinesi sono conosciuti per aver ristrutturato una nave, la Iuventa, e averla portata nel Mediterraneo per aiutare i salvataggi in mare (6000) e per dare esempio di nuovi cittadini europei. Con questo gesto, fatto insieme agli attivisti veneziani da sempre solidali ai migranti, è partita la campagna per la marcia del 19 marzo. Il prossimo appuntamento di solidarietà a Venezia è per il 2 marzo in Sala San Leonardo, come tappa di preparazione alla grande marcia del 19 marzo che partirà alle 14 dalla stazione Santa Lucia.
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