«Fisioterapia, resteranno solo i privati»

Uil e Cgil: gli ambulatori a Jesolo, San Donà penalizzata. Bramezza: nessun servizio sarà tolto
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - VEDUTE DEL NUOVO INMGRESSO DELL'OSPEDALE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - VEDUTE DEL NUOVO INMGRESSO DELL'OSPEDALE

Trasferimento di Fisioterapia all’ospedale di Jesolo, duro attacco all’Usl 4 da Uil e Cgil. I sindacati sono preoccupati per la scelta di trasferire gran parte delle attività di riabilitazione dall’ospedale di San Donà a quello di Jesolo. E denunciano prestazioni ambulatoriali ridotte, con disagi ai cittadini che devono spostarsi per avere le stesse prestazioni.

«La scelta, definita temporanea dalla direzione», spiegano le segreterie provinciali di Uil e Cgil, «ma ribadita come scelta progettuale nell’ultimo incontro alla presenza del direttore generale, motivata dalla necessità di recuperare spazi fisici per consentire i lavori di ampliamento dell’Emodialisi, di fatto depaupera il territorio sandonatese delle prestazioni di fisioterapia, ora garantite solamente dal privato convenzionato o dalla libera professione. Pur a conoscenza di quanto definito dal piano sanitario regionale, che prevede il potenziamento delle attività di riabilitazione a Jesolo, tale scelta determina un disequilibrio nell’offerta di prestazioni nel territorio a favore di soggetti privati. Segnaliamo anche come nell’ultimo anno e mezzo sette fisioterapisti abbiano preferito licenziarsi per scegliere altre strade, e ci chiediamo quali siano i motivi per cui a un altro fisioterapista in servizio a Jesolo è stata concessa aspettativa senza assegni per andare a lavorare come libero professionista proprio presso la casa di cura Rizzola di San Donà».

Il sindacato invoca una reazione da parte dei politici e contesta queste scelte.

Ma il direttore generale dell’Usl 4 Veneto Orientale, Carlo Bramezza, non è d’accordo. «Le organizzazioni sindacali dovrebbero informare la popolazione di tutti i contenuti dell’incontro», dice, «e non in modo parziale con informazioni che possono essere fuorvianti. Ai cittadini che usufruiscono delle attività di riabilitazione all’ospedale di San Donà non verrà tolto nulla. È vero che una parte delle attività è stata spostata, ma questo è inevitabile per acconsentire l’esecuzione dei lavori di ampliamento. Per quanto riguarda il futuro di questa specialità, ho detto e confermo che seguirò la programmazione regionale che prevede il potenziamento della Riabilitazione all’ospedale di Jesolo, ma senza penalizzare in alcun modo l’utenza sandonatese. Nelle attività di riabilitazione di quest’area verrà maggiormente coinvolta la Casa di Cura Rizzola che, come noto, è convenzionata». (g.ca.)

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