Firme per le case chiuse. Il municipio va in tilt
di Matteo Marcon
MOGLIANO. Il centralino comunale è stato preso d'assalto per firmare in favore della riapertura delle case chiuse, posta elettronica intasata con oltre 200 mail, ma i moduli saranno disponibili solo nei prossimi giorni. Il motore referendario del sindaco Giovanni Azzolini sta iniziando la sua corsa verso le 500mila firme un po' alla volta. Per ora le adesioni sono ancora a quota zero, entro il 30 settembre ne dovranno essere depositate in cassazione mezzo milione.
La sfida ormai è partita. Ieri l'ufficio del sindaco, indicato in gazzetta ufficiale come domicilio del comitato referendario, è stato bersagliato da telefonate da ogni parte della provincia, e oltre. «Ringrazio fin d'ora gli innumerevoli cittadini che hanno preso d’assalto il nostro centralino e la posta elettronica» ha commentato Azzolini, che in pochi giorni è tornato agli onori della cronaca nazionale (qualche anno fa analoga notorietà gli fu garantita dall'idea di installare sul Terraglio particolari cartelli “attenzione prostitute” e dal divieto di suonare “bella ciao” in occasione del 25 aprile) «ma prego tutti di attendere fino alla giornata di martedì, affinché non si inciampi nei soliti cavilli della nostra burocrazia».
In molti hanno reagito con entusiasmo alla proposta del quesito referendario avanzata da Azzolini. Il sindaco moglianese ha scelto di portare avanti l'iniziativa in maniera del tutto autonoma dai partiti della sua maggioranza, oggi chiede l'appoggio dei cittadini e dei colleghi sindaci. Intanto la posta elettronica del comune è andata in tilt. Molte adesioni, ma ancora nessuna firma in attesa che i moduli vengano stampati e vidimati. Nel pomeriggio di ieri, come da programma, sono stati inviati all’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e ai sindaci: «i moduli dovranno essere vidimati e poi potrà ufficialmente iniziare la raccolta firme sull’intero territorio nazionale» si precisa nel sito ufficiale del comune di Mogliano. Per chi avrà voglia di attivarsi nella raccolta firme come volontario da oggi sarà disponibile un vademecum informativo».
Ieri per Azzolini è stata una nuova giornata di dichiarazioni ai media. Si è fatto anche fotografare con i primi moduli davanti al quadro del primo sindaco moglianese dall'unità d'Italia Giuseppe Boldini: «Quando c'era lui» commenta Azzolini «Le case chiuse non erano un tabù. Con questa battaglia sarà possibile garantire decoro alle nostre città e nuove entrate fiscali. Il referendum è studiato per non cambiare di una virgola le parti che condannano lo sfruttamento».
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