Firmato l’accordo sulla Pansac
MIRA. È stato siglato l’accordo, ieri sera dopo oltre due giorni di trattative, sull’acquisizione del sito della Pansac International a Malcontenta di Mira alla Poligof di Lodi. Un sito che d’ora in poi si chiamerà Polimira e che punterà sulla produzione di pannolini per bambini. L’accordo da parte dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl Uiltec Uil è considerato un accordo minimo, un punto di partenza dal quale dovranno essere incrementati sempre più i livelli di occupazione. A ratificare l’accordo, che in una prima fase prevede l’aumento di cinque dipendenti rispetto ai 95 previsti (arrivando a 100), è stato siglato per la proprietà dall’amministratore delegato Sergio Folli. Complessivamente così rispetto agli oltre 600 dipendenti in organico alla Pansac alla fine del terzo anno saranno solo 170. Saranno 118 alla fine del primo anno, 138 alla fine del secondo. «Saranno azzerati», spiegano Alberto Stevanato per le Rsu e Riccardo Coletti per Filcem Cgil, «gli scatti di anzianità. Per chi sarà assunto si partirà da zero. Le spettanze del vecchio rapporto Pansac saranno liquidate dal commissario straordinario Marco Cappelletto. Al posto degli scatti di anzianità sarà previsto un premio legato alla produzione di 900 euro annui . È chiaro che si tratta di un accordo minimo dal quale partire e sul quale l’azienda entro un mese è pronta a fare una verifica, nel momento in cui tante linee produttive saranno riattivate. Polimira ci ha spiegati di aver già rinsaldato il rapporti con clienti come la Kimberly e voler riallacciare quello con la Sca». Ci saranno investimenti per circa 6 milioni di euro, ai quali si sommeranno ulteriori 700 mila euro per il mantenimento di leasing in essere. «Per quanto attiene ai servizi legati alla produzione», spiega Massimo Meneghetti, segretario Femca Cisl, «e il servizio di portineria e pulizie, se risultanti efficienti ed economici verranno mantenuti all’interno dello stabilimento, mentre quelli né efficienti né economici verranno riorganizzati». Per chi non verrà assunto (oltre 450 persone) scatteranno cassa integrazione per 18 mesi e poi mobilità.
Alessandro Abbadir
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