Firma falsificata per fare un contratto, paga sempre il cliente
MESTRE. Un contratto palesemente falso, con la firma contraffatta e la fornitura di energia elettrica riferita a un indirizzo totalmente sconosciuto al diretto interessato. Eppure Roberto Cargnelli, operatore culturale mestrino, dal 2014 continua a ricevere bollette del gas e relativi solleciti da parte di Enel Energia di cui non è cliente.
Quando si è accorto dei prelievi non autorizzati effettuati dal suo conto corrente bancario, nel 2016, aveva già pagato 1.600 euro. Cargnelli si è ora rivolto all’ufficio legale dell’Adico che ha scritto all’azienda per bloccare l’invio delle bollette e richiedere il rimborso di quanto indebitamente pagato.
Dopo alcuni controlli si è reso conto che l’azienda gli addebitava i consumi in una abitazione in via Dante mentre lui abita in via Ariosto.Cargnelli ha contattato Enel Energia spiegando di essere cliente Veritas e di non aver mai firmato contratti del gas con loro. Ha chiesto la restituzione dei circa 1.600 euro presi direttamente dalla banca e l’invio del contratto per controllarlo, riscontrando che in effetti la sua firma era stata palesemente contraffatta. Risultato? «L’azienda dovrà restituire prima possibile i soldi che sono stati addebitati direttamente in banca dal 2014 al 2016: una cifra importante che è stata “sottratta in modo illegittimo”. Naturalmente la storia apre molte questioni capaci di accendere i riflettori su un mondo sempre più selvaggio. Probabilmente qualche venditore è riuscito a “rubare” i dati della bolletta del gas del nostro assistito» commenta ancora Garofolini «ma è inquietante che sia riuscito ad avere anche i dati per ottenere l’addebito in banca. Questa vicenda la dice su lunga su cosa stia succedendo in questo mercato. I cittadini devono stare molto attenti».
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