Fiorista aggredita e rapinata dopo aver chiuso il negozio
GRUARO. Derubata una commerciante di Gruaro nella sua auto dell’incasso di otto giorni della fioreria. La donna ha lottato con tutte le sue forze contro il malvivente che l’attendeva e che alla fine si è impossessato della borsaed è fuggito a bordo di una vettura guidata da un complice. La rapina è avvenuta sabato a Bagnarola di Sesto al Reghena. La notizia ha suscitato preoccupazioni fra residenti e commercianti.
Alle 19.10 Maria Lucia Colussi, madre della titolare della fioreria “La Felicità”, in piazza IV Novembre, ha abbassato le saracinesche dell’attività. Da sempre aiuta la figlia, Magda, al negozio: a maggior ragione in questa settimana, visto che c'è stato un lieto evento, testimoniato dal fiocco azzurro esposto fuori dalla fioreria.
Con sé la signora Colussi, che risiede in via Bagnarola a Bagnara di Gruaro, aveva anche la borsa con i suoi documenti e l’incasso di otto giorni lavorativi, da San Valentino (giorno di grandi movimenti, per una fioreria) in poi. Varie circostanze avevano infatti portato la commerciante, per sua sfortuna, a tenere con sé in via eccezionale anche quanto incassato nel fine settimana precedente. In tutto, circa duemila euro.
Come capita quando nella vicina parrocchiale c’è un funerale, la donna aveva posteggiato la sua Citroen C1 nella vicina via Sabotino, nel parcheggio di un condominio dove risiede un parente. Sistemate le borse che aveva con sé sui tappetini sotto il sedile posteriore e chiuso lo sportello posteriore sinistro, si stava posizionando al posto di guida. «Ho sentito dei passi avvicinarsi» ha ricordato, «un uomo, magro, con un cappellino in testa e un maglione di lana con il collo alto sino alla bocca. Era buio e così vestito non sono riuscita a guardarlo bene in faccia. Senza dire una parola, ha aperto la porta posteriore sinistra. Ha perso tempo a cercare la borsa in quanto l’avevo sistemata sull’altro lato e di mezzo c’erano un’altra borsa, l’ombrello e altri oggetti. Ho dato uno spintone allo sportello e l’uomo è finito quasi disteso sul sedile, ma è riuscito a prendere la borsa, rialzarsi e uscire. Mi ha spintonata sul posto di guida ed è fuggito. Ho cercato di inseguirlo, gridando, ma nessuno è uscito o passava in zona. Così è entrato in un’auto rossa bordeaux, forse una Renault Clio, l’area è buia e non sono sicura del modello, guidata da un complice: hanno percorso via Sabotino a tutta velocità verso Cordovado e li ho persi di vista».
Impossibile seguirli: a maggior ragione considerando che gli pneumatici dell’auto, come la commerciamte ha potuto subito dopo constatare, erano stati tagliati. Un’azione studiata a tavolino, dunque: è probabile che i malviventi abbiano anche seguito le abitudini della donna negli ultimi giorni.
Andrea Sartori
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia