Finti incidenti e truffe vere agli anziani

Continuano le telefonate sospette nel Sandonatese. L’allarme e i consigli delle forze dell’ordine

SAN DONÀ. Allarme truffe, le forze di polizia segnalano l’ennesimo sedicente legale che offre assistenza alle famiglie e chiede denaro per poi scomparire nel nulla. Non solo. Nei giorni scorsi ci sono state anche telefonate sospette ad alcune famiglie del Sandonatese, informate da una voce terrorizzata di incidenti stradali in cui erano stati coinvolti componenti della famiglia. Si è trattato di finte telefonate per cercare di allontanare da casa le famiglie e approfittare della loro assenza per perpetrare dei furti.

La denuncia pubblica è circolata in rete attraverso i social. L’invito delle forze di polizia ai cittadini è di prestare la massima attenzione se si ricevono telefonate, o anche direttamente visite, da persone che si spacciano per avvocati o altra qualifica simile di consulenza, comunicando che un familiare ha subito un incidente e serve denaro, nell’immediato, per tutelarlo. Il passo successivo dei truffatori è di chiedere di contattare i carabinieri o altre forze di polizia per averne conferma. Il suggerimento è pertanto di farlo usando sempre un altro telefono e non lo stesso con cui hanno chiamato e comunque di diffidare in ogni caso da questo tipo di richieste e chiamare piuttosto tempestivamente il 112 perché è certo il tentativo di raggiro.

C’è una truffa in corso in zona e la persona è già nota alle forze dell’ordine che stanno indagando. «Chiunque abbia a che fare con questo caso», è la nota diramata dalle forze di polizia, «o con persone di questo tipo ci avvisi immediatamente». La persona contattata dal sedicente legale viene infatti invitata a chiedere conferma dell’incidente ai carabinieri. Ma il truffatore non riattacca il telefono e quando la vittima chiama nuovamente è sempre lui a rispondere e confermare tutto fingendosi un militare dell’Arma o di altro corpo di polizia. Ecco perché l’invito a utilizzare un altro telefono e comunque a chiamare 112, 113 o 117, i numeri di emergenza di carabinieri, polizia o finanza.

La truffa era stata segnalata anche dal sindaco, Andrea Cereser, in occasione di un incontro pubblico con il comandante dei carabinieri sandonatesi Dario Russo. In occasione di incontri pubblici con i gruppi del controllo di vicinato, coordinati da Walter Codognotto, si è parlato di queste truffe architettate da bande specializzate che sono tornate a colpire in questi ultimi giorni. (g.ca.)

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