Finmeccanica “censura” il superjet russo
TESSERA Quattro anni fa, alla presentazione del primo jet regionale da 100 posti (l’SSJ100 prodotto in Russia e commercializzato in Italia da Superjet International grazie alla joint-venture Alenia-Sukhoi) nell’hangar di Tessera non mancava nessuno: autorità, amministrazioni locali, sindacati e stampa, tutti presenti a celebrare la nuovo attività del polo aeronautico veneziano, sorto sulle ceneri delle storiche ex Officine Aeronavali. Martedì 24, invece, nessun invito di esterni alla presentazione - in programma alle 15.30 nello stesso hangar alla presenza del ministro dell’Industria russo - del primo SSJ100 che sarà consegnato alla compagnia rlandese CityJet, la prima in Europa ad aver scelto questo aereo per la sua flotta. Scelta che non ebbe la grazia di fare Alitalia qualche anno fa: la compagnia di bandiera preferì acquistare i jet regionali della brasiliana Embaer piuttosto che quelli commercializzati da una società compartecipata da una società di Finmeccanica, com’era allora Alenia, ora trasformata in una divisione della nuova Finmeccania-Leonardo nata dalla “cura di cavallo” imposta dal supermanager Mauro Moretti. Tant’è che Moretti sembra deciso a ridurre drasticamente la partecipazione di Finmeccanica in Superjet International spa (51%), costata 500 milioni di euro, ancora in gran parte da recuperare.
La Finmeccanica di Moretti (che l’anno prossimo si chiamerà Leonardo spa) ha dato l’ordine tassativo di “censurare” l’iniziativa di martedì e non invitare nessuna autorità, nessun politico, sindacalista e tantomeno giornalista di testate locali alla presentazione dell’aereo per la compagnia irlandese. Una direttiva fortemente contestata dai sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil che lunedì 23 hanno organizzato un presidio-assemblea davanti alla portineria della sede di via Ca’ Di Mosto per protestare contro Finmeccanica «che nasconde una società controllata come Superjet ai veneziani» e continua a «sottrattarsi a qualsiasi confronto con le organizzazioni sindacali sul futuro della società». In compenso i giornalisti locali sono stati invitati a Tessera martedì dalla russa Sukhoi (socia di Finmeccanica al 49%) che ha deciso di non rispettare la consegna al silenzio dei vertici di Finmeccnica che, invece preferisce lavorare nell’ombra senza rendere conto a nesuno, malgrado il suo azionista di maggioranza sia ancora il ministero del Tesoro italiano.
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