Finisce nel mirino dei bulli per i capelli colorati

Studente sedicenne mestrino preso a pugni e testate in centro a Ferrara: setto nasale rotto, è stato operato all’Angelo
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC

MESTRE. Tre punti allo zigomo, una frattura al naso e 25 giorni di prognosi. E tutto per un look alternativo capace di infastidire gli annoiati bulletti che imperversano in ogni città italiana. La gita di un giovane studente mestrino e della sua compagna in centro a Ferrara è terminata nel peggiore dei modi, con un pestaggio scattato per motivi più stupidi che futili. A farne le spese, il 16enne che era andato il 29 dicembre scorso in terra emiliana per un vero e proprio tour culturale, essendo appassionato di arte e amando molto quella città. «Mio figlio era partito di mattina con la sua ragazza», racconta Mara, la madre del giovane. «Io e lui siamo andati spesso a Ferrara, soprattutto in settembre al Festival della musica. Voleva dunque mostrare il centro alla sua amica».

Il 16enne e la sua ragazza arrivano di mattina e visitano la città. Poi si fermano a mangiare al McDonald’s, con l’intenzione di rientrare a Mestre subito dopo. Una volta fuori dal fast food, però, i due si imbattono nel classico gruppetto di teenager aggressivi, come quelli che imperversano a Marghera in questo periodo. Sono in sei, cinque italiani e un nordafricano, come si avrà modo di sapere solo nei giorni successivi. «I bulli», racconta Mara, «hanno cominciato a prendere in giro mio figlio e la sua ragazza per via del look. Entrambi infatti hanno i capelli colorati, come si usa oggi in alcuni ambienti un po’ alternativi. Loro hanno proseguito senza fermarsi, ma a un certo punto uno dei ragazzi di Ferrara s’è avvicinato da dietro e ha tirato una testata a mio figlio, facendolo cadere per terra. Dopo di che, mentre era giù, gli ha sferrato un pugno sulla mascella, rischiando di rompergliela. Per fortuna sono intervenute alcune persone che hanno bloccato i teppisti».

Ancora impaurita la coppia cerca di allontanarsi dai bulli, che però non sembrano soddisfatti. I due si rifugiano in uno dei capannoni allestiti per il Festival del regalo, ma i sei teenager ferraresi si avvicinano, li trascinano fuori e li portano in un angolo nascosto. «Qui in due tenevano mio figlio», continua la madre del giovane studente mestrino, «e uno gli tirava pugni in faccia, fino a che finalmente sono intervenuti alcuni ambulanti e la Polizia. Per fortuna non hanno toccato la ragazza, anche se hanno provato a portarle via lo zaino». La rissa si placa, ma il 16enne mestrino è malconcio. Viene portato in ospedale a Ferrara dove gli applicano tre punti di sutura.

«Naturalmente sono subito andata lì per riprendermi mio figlio», continua la donna ancora sotto choc. «Al Pronto soccorso gli hanno fatto la tac riscontrando la frattura del setto nasale. Alla fine siamo tornati a Mestre ed è stato operato all’Angelo. Naturalmente ho presentato denuncia, anche perché dopo i 20 giorni di prognosi scatta il penale. Quello che mi stupisce è che la Polizia conosce perfettamemente quel gruppetto che sta davanti al McDonald’s solo per cercare la rissa. A mio avviso, dunque, dovrebbe intervenire in modo più incisivo». Anche perché il pestaggio del sedicenne è il terzo, nell’arco di poche settimane, che si è verificato a Ferrara.

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