Finisce con la gru dentro il canale giovane si tuffa e salva un operaio

Treporti. Il ventiseienne stava passeggiando con il fratello e due cani in via Traghetto Vecchio «Quando ho visto l’incidente, mi sono gettato, ho aperto il finestrino e fatto uscire il conducente» 
TREPORTI. Testimone dell’uscita di strada si tuffa e salva dall’annegamento il conducente intrappolato nella cabina allagata di una gru. Un mezzo da decine di tonnellate appena capotato dentro un fossato pieno di acqua. Stava tornando da una passeggiata con il fratello più giovane e i loro cani, Jonathan Enzo, 26 anni residente in via Traghetto Vecchio a Treporti, quando alle 16.30 di giovedì ha assistito all’incidente che ha coinvolto una gru modello Ormig impiegata in un cantiere poco distante della ditta Sirti Spa, che sta implementando linee di telecomunicazione nella zona delle isole treportine.


«Il grosso mezzo ci aveva appena incrociati mentre camminavamo in senso opposto lungo via Traghetto Vecchio circa un centinaio di metri prima di arrivare alla valle treportina», racconta Enzo con la scena ancora negli occhi, «quando la gru, sfiorando con le ruote l’orlo della carreggiata, ha fatto cedere il ciglio dell’argine e ha perso gradualmente il baricentro deragliando fuori strada fino a ribaltarsi su se stessa capotandosi per due giri completi fino ad assestarsi su un fianco dentro un canale al termine della discesa dell’argine».


«Appena ho realizzato l’accaduto non ho perso tempo, d’istinto ho consegnato i cani a mio fratello mandandolo ad avvisare gli operai del cantiere ad alcune centinaia di metri di distanza da dove proveniva la gru e mi sono precipitato ad aiutare il conducente. La cabina della gru si stava già allagando poggiata su un fianco quando mi sono tuffato», ricorda la situazione concitata, «per fortuna sono riuscito ad aprire del tutto il finestrino della portiera visibile dall’alto e in pochi attimi ho aiutato a uscire il conducente. Era bagnato e sotto choc, ma fortunatamente cosciente, l’ho fatto uscire dal fango».


Nonostante lo spavento e lo spettacolare incidente, il conducente della gru, un trentenne operaio manovratore della ditta che ha in gestione il cantiere, ne è uscito illeso. «Un’altra volta avevo assistito a un’uscita di strada mentre percorrevo l’autostrada con mio padre», risponde Enzo a chi gli ha chiesto dove ha trovato la prontezza d’intervenire immediatamente, «Mi erano rimasti dentro i suoi insegnamenti su cosa fare in quelle occasioni, per questo, anche considerando che so nuotare bene, non ci ho pensato un attimo».


Sul luogo dell’incidente avvenuto per il cedimento della spalla arginale di via Traghetto Vecchio, sono intervenuti per i rilievi due agenti della polizia locale di Cavallino-Treporti coordinati dal comandante Dario Tussetto. E chissà che adesso qualcuno si ricordi di ringraziare questo giovane che probabilmente ha salvato una vita.


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