Fine settimana da record sulle spiagge

Code e traffico in tilt per le località di mare. Solamente ieri in 250 mila hanno raggiunto Jesolo, Caorle e Bibione
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. La Pasqua alta sul calendario è un toccasana per l’economia turistica della costa veneziana che fa il pieno con una Pasquetta da 250 mila presenze sul litorale. Un vero pienone nonostante le previsioni meteo che hanno indicato pioggia e tempo instabile per tutta la settimana precedente le festività. Motivo per l’ennesima polemica degli operatori turistici che chiedono più certezze sulle previsioni dopo anni di discussioni sul tema.

Il fine settimana di Pasqua è iniziato sotto i migliori auspici già venerdì con i primi arrivi di turisti, italiani, ma soprattutto stranieri, che hanno riempito gli alberghi aperti, 82 a Jesolo, la città con più strutture ricettive a disposizione, 15 a Bibione, una quarantina a Caorle. Aperti anche alcuni camping a Cavallino. Jesolo ha subito raggiunto 50 mila turisti stanziali.

A Pasquetta, dopo una pioggia durata molto poco nel solo pomeriggio di Pasqua, il tempo si è sistemato ed è tornato a splendere il sole.

Tanti sono corsi subito in spiaggia a fare il bagno e a prendere il sole o a passeggiare tranquillamente sul lungomare.

Così sono partiti a migliaia anche dall’entroterra del Veneto i pendolari, per raggiungere velocemente le spiagge, con lunghe code all’ingresso dei principali centri balneari già ieri mattina e poi al rientro dalle località balneari nella serata e nottata di ieri.

Anche la campionessa Federica Pellegrini è rimasta incastrata nel traffico in uscita da Jesolo e ha postato la foto sul suo profilo Istagram. Un incidente ieri alle 16 in via Adriatico tra una Polo e una moto Ducati ha provocato il blocco del traffico in uscita. Una 26enne di Spinea ha avuto la sospetta frattura del bacino è stata ricoverata a Mestre.

Tutte le spiagge si sono riempite a Pasquetta, da Bibione a Caorle, Porto Santa Margherita, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti fino a Sottomarina. Basta che il tempo si sistemi perché tutti i pendolari, che sono e continuano a essere una risorsa, si mettano in moto per andare al mare e alimentare soprattutto commercio e pubblici esercizi. Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, se l’è presa ancora con i siti meteo in rete che non fanno che cambiare previsione e spesso sbagliano. «Non sono affidabili», commenta Michielli, «tra venerdì e sabato non hanno fatto altro che parlare di piogge quasi torrenziali e in fondo è piovuto solo nel tardo pomeriggio di domenica e per breve tempo, mentre subito dopo la breve pioggia splendeva un bellissimo sole. Allora abbiamo tutte le ragioni di prendercela a cuore questa situazione di forte instabilità. L’unica soluzione è avere una garanzia europea sulle previsioni meteo, vale a dire avere come riferimento le previsioni di aeronautica e capitaneria di porto tutte assieme e concentrate, e in qualche modo trovare una rete di previsioni che valga per tutti, da noi come in altri Paesi, in modo tale che i turisti non siano confusi». Un meteo “europeo” per le spiagge che sarà una delle prossime proposte da discutere tra gli operatori nei mesi a venire quando ogni domenica e fine settimana saranno condizionati dalle previsioni».

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