Figurine-mania, scambio di doppie e caccia all’album
di Giovanni Monforte
SAN DONÀ. Tutti pazzi per gli album delle figurine e gli almanacchi dei calciatori.
Ha fatto tappa ieri a San Donà, al centro commerciale Piave, il “Panini Tour 2013”, l’evento itinerante che sta toccando oltre cento località italiane per promuovere la raccolta «Calciatori 2012-13» della celebre azienda di Modena che dagli anni Sessanta fa divertire milioni di italiani con i mezzibusti dei giocatori del nostro campionato di calcio. Fin dal primo mattino lo stand della Panini è stato preso d’assalto. Ma non solo dai tanti clienti che, come ogni sabato, affollavano il centro commerciale. C’è chi si è fatto anche cento chilometri in auto solo per visitare lo stand Panini e, soprattutto, poter incontrare gli altri collezionisti, per l’immancabile scambio dei “doppioni”.
Tutti seduti a tavolino, con la lista dei numeri delle figurine mancanti e la penna per barrare la cifra di quelle di cui finalmente si è entrati in possesso. Tante le famigliole al completo, con i genitori che hanno accompagnato i figli. Ma si è visto anche qualche solitario papà. Come il signor Fabio che, approfittando del sabato libero, ieri mattina è partito da Padova per «sostituire» il figlio, impegnato a scuola. Per completare la collezione gli mancavano una trentina di figurine e ha trovato un ottimo venditore in Filippo, un ragazzino di Jesolo accompagnato da mamma e papà. Perché fare la raccolta delle figurine è anche un’occasione di dialogo tra generazioni diverse e far sì che padri e figli trascorrano un po’ più di tempo insieme.
C’è anche chi è un vero e proprio habitué di questi tour e ogni anno partecipa a più di una tappa, pur di riuscire a completare l’album. Ad accogliere i tanti visitatori, ieri a San Donà, c’erano Chiara Cappelletto e Selena Galasso. Entrambe impiegate per una società che opera per conto della Panini, hanno distribuito in poco meno di dieci ore oltre un migliaio di album e un quantitativo industriale di bustine omaggio. Per tutta la giornata lo stand è stato animato da giochi e quiz con domande sui giocatori, con in palio gli almanacchi con la storia del calcio italiano. E per non scontentare le bambine sono state distribuite anche le figurine degli animali. «La parte del leone la fanno sicuramente i ragazzini. Ma in queste occasioni ci vengono a trovare pure tanti adulti. Persone che ormai fanno la raccolta da molti anni e continuano ancora a farla con grande passione», raccontano Chiara e Selena, «e poi ci sono le persone un po’ più anziane che, alla vista di questi album, si emozionano, andando indietro con la memoria a quando erano bambini». E così la visita allo stand diventa un’occasione per raccontare i giochi di una volta, quando si lanciavano i «doppioni» e chi riusciva a far andare la figurina più lontano si accaparrava anche quelle degli amici. Oggi l’asta si fa semmai su eBay. Ma il mito delle figurine Panini resiste e sembra destinato a non tramontare mai.
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