Fiera dell’Alto Adriatico, 110 espositori a Caorle per la ripartenza dopo due anni di stop
Dal 3 al 6 aprile oltre 300 marchi per la ristorazione rappresentati, decine di convegni, spazio alle eccellenze gastronomiche del territorio
CAORLE. Saranno 110 gli espositori alla 51ª edizione della Fiera dell’Alto Adriatico, in programma dalle 10 di domenica 3 aprile a mercoledì 6, al PalaAdriatico di Caorle. Oltre 300 i marchi rappresentati, decine i convegni. Spazio alle eccellenze nostrane, come il gelato, il tramezzino veneziano, i prodotti del nostro mare e molto altro. La rassegna fieristica è stata presentata ieri nella sala Hemingway del municipio di via Roma dal sindaco Marco Sarto.
La Fiera così come concepita attualmente nasce dalla storica e lungimirante collaborazione tra gli albergatori di Caorle, che all’epoca proponevano un evento dedicato al buon cibo e quelli di Jesolo che invece organizzavano un evento legato alle attrezzature alberghiere. Furlanis però ha fatto capire che in futuro Jesolo potrebbe ospitare un altro evento legato al mondo del turismo.
La fiera attuale nasce per scambiarsi pareri e soprattutto concludere affari, anche tra standisti, finalmente in presenza. «La promozione del territorio può arrivare anche grazie alla Fiera» ha riferito Furlanis «e tra poco ci sono le Olimpiadi di Cortina. Dopo due anni di pandemia la città di Caorle deve vestirsi a festa. Ci sono ragazzi, i nostri futuri operatori, che hanno voglia di rimettersi a lavorare».
Alberto Maschio (Aja) allarga gli orizzonti. «La stagione che si apre» dice «è molto incerta, perché i costi schizzati alle stelle negli ultimi tempi impongono strategie diverse di giorno in giorno. Abbiamo imparato dinamiche nuove e ne impareremo altre. Da Jesolo a Caorle penso a una fiera che arrivi fino a Trieste». Maggiore sarà la collaborazione con altre spiagge, da subito. Madrina dell’evento è Letizia Pillon, storica titolare degli Hotel Luciana e Majestic di Bibione. All’inaugurazione sarà presente il presidente Luca Zaia.
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