Fiera campionaria i vecchi capannoni non vanno più bene

Il presidente di San Donà Servizi e il sindaco d’accordo «Bisogna riqualificare l’area per ospitare nuovi eventi»

Campionaria d'autunno, il bilancio è positivo, ma l'area fieristica va ripensata. Il presidente della San Donà Servizi, Giuseppe Moretto, e il sindaco, Andrea Cereser, sono concordi sul fatto che i vecchi capannoni dell'area ex Papa necessitino di un intervento. Alla quarantesima edizione, nonostante la pioggia battente, la campionaria e la fiera hanno confermato il loro appeal sui visitatori. «Quest’anno la presenza in fiera», dice Moretto, «non solo di espositori di prodotti artigianali e servizi, ma anche di stand di associazioni di categoria come Ascom, il Gruppo Giovani di Confindustria, ci conferma che la fiera rappresenta un luogo di scambio reale di novità e di idee. Sbaglia chi crede che la crisi abbia scoraggiato gli espositori i quali, invece, ancora una volta sono stati al centro di un momento focale dell’economia del Nord Est. L’afflusso di visitatori ci ha premiato con numeri confortanti: abbiamo superato abbondantemente le 20.000 presenze. Numerosi i punti di forza che hanno contribuito al successo della campionaria 2013, ricca di presenze nuove e stimolanti come quella delle Confraternite Ucet, il grande padiglione di Musica Sport e tempo libero, vero catalizzatore dei giovani, mai così numerosi. Punti di debolezza? Sicuramente la struttura, che andrebbe riqualificata e attrezzate sulla scorta delle moderne tecnologie, pronta ad accogliere numerosi eventi fieristici, in modo da mantenere la sua caratteristica storica e diventare volano per l’economia e il lavoro del nostro territorio».

Il sindaco sta pensando di discutere con le categorie per individuare una serie di eventi e fiere nell'arco dell'anno. «L' area fieristica è ormai fatiscente», riconosce il sindaco, Andrea Cereser, «insieme alle categorie è da valutare ogni ipotesi di ripensamento della Fiera. Una risposta non semplice ma nemmeno impossibile, soprattutto se, nell’ottica della Città Metropolitana, ci fossero maggiori fondi disponibili».

Giovanni Cagnassi

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