Fibra ottica, troppe buche: il Comune richiama le imprese

Lettere alle aziende per sistemare le strade dopo i lavori. Brugnaro assicura: «Ogni situazione segnalata e fotografata»
Le "toppe" lasciate dai lavori per la fibra ottica
Le "toppe" lasciate dai lavori per la fibra ottica

MESTRE. L’innovazione in città, rappresentata dai milioni di euro di investimento degli operatori telefonici in fibra ottica, per internet veloce, è sotto gli occhi di tutti. Un beneficio evidente che si accompagna però a numerose segnalazioni di strade dove le varie imprese sono intervenute, lasciando poi disagi e problemi.

Tema denunciato dalle Municipalità di Marghera e Mestre Centro, con tanto di interrogazioni al sindaco con annesse documentazioni fotografiche, e che non passano inosservate. Proprio il sindaco Luigi Brugnaro, lunedì scorso all’assemblea dei costruttori di Ance, ricordando che Mestre e Venezia sono tra le cinque città italiane in cui Enel ha scelto di investire complessivamente 50 milioni di euro per la banda larga, ha evidenziato anche che il problema di come vengono poi lasciate le strade è tutt’altro che sottovalutato: «Stiamo verificando che non lascino danni e problemi dopo il loro passaggio e ogni situazione viene segnalata e pure fotografata», ha detto il primo cittadino. A guardare le segnalazioni su Iris, la piattaforma online che consente ai cittadini di segnalare disservizi al Comune, i problemi non mancano: segnalazioni di strade con rattoppi di bitume e vari problemi, in questi ultimi mesi arrivano dall’area di Altobello (vie Kolbe, Altobello e Squero), via Metauro, via Monte Abetone, via Grassi, via Col di Lana (dove gli operai se ne sono andati senza sistemare un tombino che oggi toglie il sonno ai residenti), via Gobbi a Campalto, Corte Clorinda (dove si lamentano tombini e staccionate rotte), via Martiri di Marzabotto verso Asseggiano.

«Tante altre segnalazioni arrivano direttamente via social network o alla mia segreteria e posso garantire che sono già partite le prime lettere che invitano le ditte a ripristinare e asfaltare le strade. Lavori che noi andremo poi a verificare vengano eseguiti e se non sarà così verranno presi provvedimenti», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto che sta lavorando per creare a Mestre, dopo l’esperimento del Lido, una squadra di operai di pronto intervento che intervengano su segnalazioni e in casi urgenti in tutta la terraferma. «Purtroppo iniziamo con due sole persone, che sono oggettivamente poca cosa, ma stiamo cercando di potenziare la squadra di pronto intervento», dice l’assessore che si augura anche un miglioramento nella gestione delle segnalazioni che arrivano attraverso il portale Iris dove sono state raccolte finora oltre 33 mila segnalazioni di cittadini di cui 5 mila nell’ultimo anno (quasi 26 mila quelle risolte, dicono le statistiche del sito comunale). Tra i problemi più segnalati ci sono proprio buche e dissesti vari, il 19,6% con 6.542 segnalazioni. A seguire i problemi di pulizia e cassonetti (17,4% delle segnalazioni); verde pubblico e parchi (15%) e segnaletica stradale (10 per cento). «Con 300 segnalazioni al giorno non è immediata la segnalazione ai Lavori pubblici e manco la gestione delle priorità. Avessimo soldi per intervenire ovunque non sarebbe un problema», spiega la Zaccariotto, «ma le cose non stanno così e ci sono problemi che arrivano ai nostri uffici solo quando la segnalazione, ripetuta più volte, si trasforma in protesta. Credo che un sistema come questo che crea molte aspettative nei cittadini vada migliorato al più presto e cambiato dal punto di vista della gestione e della valutazione delle priorità su cui intervenire».
 

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