Fibra ottica, affare da quasi 500 milioni

Cantieri aperti in città degli operatori privati, da Enel a Fastweb e poi ci sono i 400 milioni del piano della Regione Veneto
Di Mitia Chiarin
sistemazione cavi fibra ottica rotonda auchan cavi fibra ottica sistemati rotonda auchan
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Cantieri aperti in tutta la città per la diffusione della banda ultra larga, quella con tecnologia FTTH, che significa la fibra ottica fin dentro case e aziende, e una velocità che arrivi davvero ai 100 megabit e non ai 30 attuali. Investimenti in città che valgono più di 85 milioni solo per gli operatori privati a cui si aggiungono i 400 milioni annunciati nel piano della giunta Zaia. Ecco la “fotografia” dettagliata dei cantieri in città.

Enel Open Fiber. Nell’ambito del piano nazionale Banda ultra Larga, Enel ha aperto al momento in città due cantieri con l’obiettivo di investire a Venezia oltre 50 milioni. Cantieri aperti a Mestre e a San Marco per coprire le zone di Venezia centro storico, Mestre Centro, Carpenedo, Marghera, Chirignago e alcune zone di Zelarino e Favaro e Campalto oltre che Murano, Lido e Giudecca. L’obiettivo è di ultimare tutto entro la fine del 2018. La tecnologia Enel viene utilizzata già da altri operatori. Vodafone e Wind, per esempio, hanno già firmato i contratti per utilizzare questa rete a Venezia.

L’azione di Tim. Le squadre tecniche di Tim sono al lavoro in quattro delle sei Municipalità del Comune, tutte in terraferma. Chirignago-Zelarino, Favaro Veneto, Marghera, Mestre e Carpenedo le aree interessate. La società lavora alla rete a banda ultralarga FTTH investendo oltre 18 milioni di euro oltre ai 10 già stanziati per l’ammodernamento delle proprie infrastrutture.

Venezia è una delle città da cui Tim ha fatto partire il nuovo piano di cablaggio per raggiungere oltre 3,5 milioni di abitazioni entro tre anni. I collegamenti veloci a 1.000 megabit al secondo sono attesi per il 2020 a Venezia.

Fastweb stende chilometri. Al lavoro è anche Fastweb che ha già investito per portare la fibra dalle centrali agli armadi (cabinet) lungo le strade di Carpenedo, Favaro, Marghera, Mestre Centro, in via Torino e via Miranese. 160 i chilometri di fibra già stesi nel territorio comunale. Una nuova società, la Flash Fiber, che è una joint venture tra Tim e Fastweb, sta lavorando per portare la fibra dentro case e aziende.

Vodafone. Centomila case collegate in fibra ottica è il risultato fin qui ottenuto invece da Vodafone a Venezia con oltre il 62% di propria infrastruttura per un investimento complessivo negli ultimi tre anni di 7 milioni di euro. Le zone maggiormente raggiunte sono Mestre, Chirignago, Campalto e Favorita. La società ha ora stretto un accordo commerciale con Enel per portare la fibra fino dentro le case dei veneziani e garantire connessioni ad 1 Giga grazie alla tecnologia FTTH (i servizi iperfibra Vodafone sono già attivi, per esempio, a Milano, Torino Bologna e Perugia)

L’investimento pubblico. Ministero dello Sviluppo economico e Regione, con il piano nazionale Band Ultralarga e finanziamenti europei, si occupano invece delle zone “bianche”, quelle dove nessun operatore intende investire. Interventi colleganti al piano strategico nazionale che entro il 2020 vuole garantire connessioni in banda ultra larga all’85 per cento della popolazione. La giunta Brugnaro ha di recente approvato la bozza di convenzione con Infratel Spa, società del Ministero, per sviluppare il piano della Regione Veneto varato ai primi di novembre e che investe 400 milioni per 500 Comuni. A Venezia saranno beneficiate da questi interventi le isole di Burano, Mazzorbo, Pellestrina, San Servolo e San Lazzaro, alcune zone di Tessera, Malcontenta, Dese e zone non servite finora di Zelarino. E poi ci sono gli investimenti a Fusina.

L’ultimo metro. Aziende e privati devono poi spendere per vedere attivare il servizio in casa o in azienda. È il cosidetto “ultimo metro” per l’allacciamento finale alla rete internet veloce. Tim, per ora l’unica a fornire servizi FTTH, chiede un contributo di 40 euro, con sconti per contratti di 24 metri. In media il canone nelle città già servite è di 30 o 40 euro. Secondo gli esperti del settore, i cantieri di Enel ridurranno i costi per effetto della maggiore concorrenza.

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