Fiancata distrutta «Mi danno la colpa a metà, assurdo»

L’Aviva liquida alla sua associata la metà dei 12 mila euro di danni subìti. La donna si è rivolta allo Studio 3A e andrà dal giudice di pace 

FOSSò

Un’automobilista di Vigonovo subisce danni per 12 mila euro all’auto ma la sua compagnia gliene rifonde solo metà: scatta la causa. La vigilia di Natale del 2018, poco dopo le 11.30, una cinquantenne di Vigonovo stava procedendo lungo via IV Novembre, a Fossò, alla guida della sua Lexus Hybrid. Un 53enne di Stra è uscito in retromarcia con un camioncino Fiat Ducato, di proprietà di una società cooperativa di Padova, dal piazzale sterrato a lato della strada dove il mezzo era parcheggiato, centrandola in pieno sul lato destro della vettura. Sono andati in frantumi il finestrino del passeggero e lo specchietto retrovisore destri, con tutti i vetri finiti anche addosso alla conducente. Per la compagnia assicurativa (Aviva) metà della colpa è dell’automobilista. Che adesso fa causa.

«Quando la polizia locale della “Città Riviera del Brenta” ha raccolto le dichiarazioni dei due conducenti», spiega Studio 3A, l’agenzia infortunistica a cui la donna si è rivolta, «il camionista, anziché riconoscere di aver effettuato l’immissione in retro senza guardare se sulla strada sopraggiungessero veicoli, ha sostenuto di essere rimasto fermo senza compiere alcuna manovra e che sarebbe stata quindi la macchina ad andargli addosso, tesi smentita dalla perizia cinematica affidata a un proprio esperto, l’ingegner Pierluigi Zamuner». «L’assicurazione Aviva», sottolinea la danneggiata, «ha continuato a insistere nell’attribuire all’automobilista, e propria assicurata, un concorso di colpa nella misura del 50%, liquidandole solo poco più della metà del dovuto, e ha anche rifiutato di aderire alla procedura di negoziazione. Nei giorni scorsi si è dovuta predisporre una citazione in causa avanti al Giudice di pace di Dolo nei confronti della compagnia e della società proprietaria del camion». —

alessandro abbadir

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