Fiamme al settimo piano, otto intossicati
PORTOGRUARO. Sono otto le persone finite in ospedale, tra cui due bambini con quattro 4 carabinieri intosscati, per l’incendio che si è sviluppato ieri mattina alle 8.30, sul balcone di un appartamento al settimo piano del condominio Concordia in via Camucina 18.
Le fiamme sono state provocato probabilmente da un mozzicone di sigaretta che hanno avvolto la tubatura di un impianto di riscaldamento alimentato da una bombola che si trova all’esterno della struttura, sul balcone dell’abitazione. Sul posto anche la polizia e i vigili del fuoco del distaccamento di Portogruaro, che hanno lavorato per oltre due ore per mettere in sicurezza lo stabile. Evacuati spontaneamente alcuni condòmini. Via Camucina per oltre mezz’ora è stata chiusa al traffico per garantire i soccorsi.
La grande paura. Momenti di ansia in tutto il centro di Portogruaro, secondo i carabinieri, infatti, se le fiamme avessero raggiunto la bombola, un’esplosione sarebbe stata inevitabile coinvolgendo anche gli altri appartamenti.
L’allarme. È scattato attorno alle 8.30 di ieri mattina. I carabinieri che avevano appena lasciato la caserma di via Castiona bordo i duna gazzella, hanno notato la fiammata transitando su via Camucina. I militari hanno avvertito i colleghi della Radiomobile e sono saliti fino al settimo piano del palazzo. Il proprietario, un ex insegnante, era solo in casa e stava dormendo.
L’intervento. Due militari dell’Arma sono entrati nell’appartamento e muniti di estintore si sono portati sul poggiolo spruzzando il contenuto verso le fiamme, impedendo che le stesse dalla tubatura raggiungessero la bombola. Mentre il proprietario della casa veniva portato in una zona sicura, nell’appartamento facevano irruzione altri condomini e i vigili del fuoco. I corridoi erano invasi dal fumo ma l’incendio è stato domato in pochi istanti.
La fuga in pigiama. Alcuni inquilini in fretta e furia hanno lasciato le abitazioni ai piani alti, proprio mentre via Camucina veniva chiusa al traffico. In questa fase il rogo era già sotto controllo. Molti non hanno fatto in tempo a cambiarsi d’abito, restando in pigiama al freddo per strada o rifugiandosi al vicino Goppion Bar.
La causa. Inizialmente si credeva avesse preso fuoco una caldaia, poi una bombola. Con il trascorrere delle ore si è ricostruita la dinamica precisa. Un mozzicone di sigaretta ha innescato l’incendio del cestino, e da qui le fiamme hanno avvolto la tubatura che collega la bombola all’impianto di riscaldamento.
Carabinieri intossicati. I quattro militari intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Uno, residente a San Michele, è stato trattenuto qualche ora in più. Sono stati tutti dimessi.
Bambini al pronto soccorso. Due piccoli di età compresa tra i 2 e i 5 anni, sono stati poi trasferiti al pronto soccorso per essere sottoposti ad accertamenti. La madre per tutto il giorno ha avvertito un forte mal di testa. Il padre dei piccoli da qualche giorno è impegnato per lavoro al Festival di Sanremo.
Le indagini. I danni sono stati lievi, ma il rischio vissuto da decine di persone è stato enorme, non solo per l’incolumità fisica. L’amministrazione condominiale condurrà accertamenti per capire se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza. A questo, stanno già lavorando carabinieri e polizia.
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