Fiammata a bordo Tecnico ustionato alla Fincantieri

Ora è ricoverato al Centro specializzato di Padova I sindacati: «Tre incidenti in pochi giorni sono troppi»
Di Gianni Favarato

MARGHERA. Un dipendente della Fincantieri è stato investito ieri pomeriggio da una fiammata – uscita da un quadro elettrico sul ponte inferiore della Costa Diadema in costruzione a Porto Marghera – che gli ha colpito gli avambracci e il viso con ustioni di secondo e terzo grado. Malgrado ciò è riuscito a scender da solo dalla nave, telefonare ai familiari e avvertire la squadra di pronto soccorso. Portato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo è stato poi trasferito al Centro Grande Ustionati dell’ospedale civile di Padova, con un codice giallo per ustioni di media gravità sul corpo.

La direzione di Fincantieri parla di un «incidente anomalo» e ha subito avviato verifiche e rilievi per accertare le cause dell’incidente che ha coinvolto un lavoratore che è un vero esperto di impianti elettrici, inquadrato negli organici dei dipendenti di Fincantieri a Porto Marghera con la qualifica di “capo supervisore elettrico”.

Il capo supervisore stava effettuando un test di avvio di un quadro elettrico Hi – Fog (impianto antincendio) posizionato all’interno di un’area ad alto voltaggio nel ponte numero 0 della Costa Diadema, varata appena un mese fa e ora in fase di allestimento, con consegna all’armatore prevista per ottobre del prossimo anno. L’incidente di ieri pomeriggio arriva dopo un principio di incendio di tre giorni fa e un infortunio di piccola entità, accaduto nella mattinata di ieri, ad un lavoratore delle ditte d’appalto che è caduto da una scaletta ferendosi lievemente ad una spalla.

In una nota stampa anche la Fiom-Cgil veneziana dice che le «cause dell’incidente sono ancora da accertare» ma sottolinea che il fatto è avvenuto «dopo il principio di incendio che si è verificato a bordo della Diadrema nella giornata di lunedì scorso, che fortunatamente non ha provocato danni ai lavoratori».

Secondo Fincantieri si è trattato di un inizio di incendio in una condotta di servizio dei ponti bassi, subito spento ma che ha causato più che altro fumo e proprio per questo è stata evacuata per trenta minuti la nave per garantire la sicurezza degli operai che stavano lavorando a bordo. «Troppi incidenti e infortuni si succedono in cantiere e non per fatalità», continua la Fiom veneziana, «in questi mesi l’azienda ha ridotto gli organici, allargato gli appalti, intensificato la prestazione lavorativa e dilatato a dismisura gli orari di lavoro dei lavoratori diretti e delle ditte, sottraendosi al confronto con la Rappresentanza sindacale unitaria aziendale sulla riorganizzazione in atto, abbassando pericolosamente gli standard di sicurezza e peggiorando così le condizioni di lavoro».

La Fiom, inoltre «denuncia il pesante clima che si è creato in cantiere a seguito dei tagli operati dall’azienda sull’occupazione e sugli investimenti, che abbassa la sicurezza di tutti mettendo a rischio l’incolumità fisica dei lavoratori diretti e degli appalti. Per questo porremo il tema della sicurezza sul lavoro al centro del prossimo incontro previsto con l’azienda sugli appalti il 9 dicembre». Anche Antonio Speranza, delegato della Fim-Cisl nella Rsu aziendale, si è detto «molto preoccupato per il ripetersi di questi incidenti e infortuni, tre in alcuni giorni non sono pochi. Chiederemo spiegazioni all’azienda dalla quale aspettiamo di avere tutti gli elementi per capirne le cause ed evitare che si ripetano».

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