Fiaccolata contro la “Buona scuola”

Nuova protesta dei sindacati contro la riforma del governo: appuntamento oggi alle 20 a Santa Lucia

Non c’è pace per le scuole, nemmeno in questo ultimo scorcio dell’anno scolastico. Il braccio di ferro tra il governo e i lavoratori che non vogliono «subire la riforma della Buona scuola di Renzi». Dopo lo sciopero del 5 maggio scorso e mentre una serie di sigle sindacali si apprestano ad organizzare uno sciopero nei primi 2 giorni di scrutini per gli studenti, le organizzazioni sindacali di categoria (Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams) hanno deciso di organizzare una fiaccolata in centro storico per dare seguito alla «mobilitazione di tutto il mondo della scuola, per rivendicare l’assunzione di tutti i precari che ne hanno maturato il diritto, il rinnovo del contratto nazionale per docenti e Ata, il rifiuto della concentrazione dei poteri nelle mani dei dirigenti scolastici».

La fiaccolata comincerà stasera alle 20, con il concentramento dei manifestanti davanti alla stazione ferroviaria Santa Lucia da dove si muoverà il corto di protesta fino al Ponte della Costituzione (Calatrava), dove è previsto un presidio.

Le organizzazioni sindacali che hanno indetto l’iniziativa per chiedere investimenti per la scuola pubblica» finalizzati «a garantire finalmente una vera sicurezza degli edifici e l’incolumità di studenti e personale, per garantire le esigenze ordinarie di funzionamento dei servizi educativi, per un organico di docenti e personale Ata adeguato alle esigenze degli studenti». Secondo i sindacati delle loro «legittime richieste» non «c’è traccia nel disegno di legge del Governo: i precari che si assumeranno (se e quando si assumeranno) sono in gran parte colleghi che già lavorano da anni nella scuola, e in compenso i fondi per l’edilizia scolastica sono in buona parte ancora bloccati, le risorse per il funzionamento ordinario vengono accreditate con enorme ritardo alle scuole, e anche quest’anno in provincia di Venezia gli organici sono stati ulteriormente tagliati».

«E non dimentichiamo» ricordano ancora i sindacati nel volantino che verrà distribuito durante la fiaccolata e il presidio di questa sera «che i precedenti governi hanno tagliato più di 8 miliardi nella scuola. Tutto questo mentre nel resto dell’Europa si spendono mediamente per l’istruzione 17 miliardi all’anno in più di quanto si spenda in Italia».

Se si vuol far davvero funzionar bene la scuola pubblica, secondo i sindacati è necessario «che tutti, dirigenti, docenti, personale Ata, collaborano nell’interesse degli studenti. Invece, il personale Ata (bidelli) è completamente assente dal disegno di legge e l’idea di affidare tutti i poteri ai dirigenti scolastici e di premiare pochi “bravi” provocherà disaffezione, contenzioso, malaffare, e la marginalizzazione della gran parte del personale, che oggi garantisce il servizio scolastico facendo molto più del dovuto». «Perché il personale della scuola è senza contratto da 6 anni» si chiedono, infine, i sindacati «nonostante in questi anni i carichi di lavoro dei docenti e degli Ata sono progressivamente aumentati senza ridefinire contrattualmente mansioni e retribuzioni».

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