Fiabe sulle famiglie “diverse”, Galan plaude
VENEZIA - «Le fiabe sono, o dovrebbero essere, la prima forma di messaggio istruttivo che viene dato ad un bambino. Uno strumento per farlo approcciare non solo al sogno, principi e principesse, bensì a tanti valori, argomenti di attualità, temi sociali, grazie ad un linguaggio e ad una forma stilistica di loro facile comprensione. Ritengo che non ci sia proprio niente di atroce nell'iniziativa del Comune di Venezia, anzi». Così Giancarlo Galan, Presidente della Commissione Cultura della Camera, interviene in merito alla polemica scoppiata sull'iniziativa Leggere senza stereotipi. «Non vedo come si possa rendere un bambino una cavia se si cerca, ad esempio attraverso la storia di due pinguini maschi che si prendono cura di un uovo - spiega - di rendergli meno difficile il comprendere una realtà che magari non vive personalmente e che quindi potrebbe risultargli inizialmente inspiegabile, un domani sbagliata, quando di sbagliato non c'è proprio niente. Se si cerca di far passare in modo assolutamente leggero un messaggio di rispetto ed accettazione verso gli altri ad un bambino che sarà uomo o donna, aiutandolo a non diventare omofobo o semplicemente ignorante - conclude - credo ci sia solo da plaudire».
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