Festival Politica, nel giorno di Ezio Mauro voce al rinnovamento

Costituzione da ammodernare, la sfida di papa Francesco, il futuro dei giornali. Oltre tremila curiosi per la prima giornata, migliaia anche per il confronto sulla crisi in Siria
Festival della politica day 2 Lucio Caracciolo, Angelo Panebianco e Renzo Guolo in 'L'Italia e l'Europa nello scenario mondiale' Piazza Ferretto, Mestre
Festival della politica day 2 Lucio Caracciolo, Angelo Panebianco e Renzo Guolo in 'L'Italia e l'Europa nello scenario mondiale' Piazza Ferretto, Mestre

MESTRE. Dopo il bagno di folla inaugurale, con tremila persone attorno a piazza Ferretto e almeno mille a ridere in serata con Dario Vergassola, entra nel vivo il Festival della Politica della Fondazione Pellicani. Anche ieri tanti dibattiti e dialoghi davanti un pubblico sempre attento. A Mestre tanti cittadini si appassionano ai dibattiti promossi dalla terza edizione del Festival, che si sta confermando come contenitore di idee e contributi di alto valore. Oggi, sabato, si entra nel clou. A partire dal dialogo tra filosofia e politica delle 11 in piazzetta Pellicani tra Umberto Galimberti e Massimo Donà.

Del futuro dell’editoria e della carta stampata discutono alle 17.30 in piazzetta Pellicani Cesare De Michelis, Emanuele Macaluso e il direttore di “Wired” Massimo Russo.

Alle 19 il tema attualissimo della Costituzione da modernizzare. Protagonisti il direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro, il filosofo Massimo Cacciari, (che nei panni del presidente della fondazione Pellicani partecipa a molti dibattiti stuzzicando i vari partecipanti) e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Alle 20.45 altro dibattito molto atteso, quello sul rinnovamento nella Chiesa e il ruolo di papa Francesco Bergoglio. Ne parla Alberto Melloni intervistato da Antonio Ramenghi, direttore de “La Nuova Venezia”, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso” e il “Corriere delle Alpi”. Alle 22 l’ultimo dei tre reading gratuiti con Natalino Balasso.

Ieri si è parlato molto della situazione politica internazionale ed europea. Ma anche di banche e nuove economie. Marco Morganti, amministratore delegato di Banca prossima e il costituzionalista e vice presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Mario Bertolussi, hanno discusso con Massimo Cacciari di terzo settore e nuove visioni economiche che possono tradursi anche in nuova occupazione per i giovani. Molti i dati: un milione di persone lavorano stabilmente nel terzo settore, una realtà importante che necessiterebbe di maggiori investimenti, ha ribadito anche Massimo Cacciari.

«Il credito verso il terzo settore ha un indice in benis del 99,3 per cento», dice Morganti, che aggiunge: «Questa è economia vera ma è anche la grande assente in tutti i tavoli». E lancia un messaggio chiaro: «Le banche guardino a questo mondo come ad un pezzo di economia che funziona».

Bertolissi raccoglie la sollecitazione: «Bisognerebbe finanziare i progetti, non chi ipoteca i case o terreni. Investire significa saper valutare i rischi». E aggiunge: «Le banche devono abbandonare la logica della speculazione, per tornare a quella dell'investimento».

Di Europa e differenze politiche hanno parlato Guido Moltedo e Pietrangelo Buttafuoco in Corte Legrenzi. Ancora politica internazionale alle 19 in piazza Ferretto a partire dalla Siria con la discussione tra Lucio Caracciolo, Angelo Panebianco e Renzo Guolo. «Il nostro governo non reggerebbe ad un intervento militare in Siria», avvisa Panebianco. Finale con l’appassionato reading di Ottavia Piccolo, che ha riletto Savonarola. Lo aveva fatto prima di lei, don Gallo.

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