Festival della Politica per 35mila «Boccata d’ossigeno per la città»

Record di partecipazione ai 33 eventi con 71 relatori, bene anche gli spettacoli Tra le location il Toniolo e l’M9. Ora l’obiettivo è portare a Mestre autori stranieri

MESTRE. Il Festival della Politica supera se stesso, con un record di presenze che ha superato quota 35mila. Merito dei relatori, dell’attualità delle tematiche, delle forze messe in campo e dei nuovi spazi a disposizione. Ieri mattina a Villa Settembrini, il patron del Festival, Nicola Pellicani, ha fatto il punto sull’edizione che si è appena conclusa, dedicata al compianto Cesare De Michelis.

Gli incontri hanno riempito le piazze e fatto il tutto esaurito, così come gli spettacoli. Anche i numeri danno ragione del pubblico: si sono alternati 71 relatori in 33 eventi nelle 5 location della rassegna. Il Festival ha espresso una presenza sul web forte e articolata: la comunicazione sui social network, curata dallo studio Mab21, ha animato la “piazza virtuale” su diverse piattaforme. I contenuti della pagina Facebook hanno registrato circa 350mila contatti. A questi si aggiungono i migliaia di utenti raggiunti attraverso i tradizionali livetweet su Twitter, a cui hanno spontaneamente contribuito con i loro tweet tanti cittadini.



Una novità di quest’anno è stata il profilo Instagram, che in poche settimane di attività è subito arrivato a guadagnare migliaia di visualizzazioni. Le dirette Facebook degli eventi sono state realizzate con la partnership di Venis che ha supportato anche la realizzazione degli streaming video visibili sul sito del Festival: in totale sono stati eseguiti 1.410 streaming (per un totale di 3 giorni, 8 ore 41 minuti), con 297 dispositivi unici che hanno visionato le dirette. Il picco di utenti si è avuto domenica.

«È davvero una bella boccata d’ossigeno vedere le piazze piene di persone interessate a seguire gli incontri sui grandi temi della politica affrontati in modo serio e approfondito, senza polemiche», ha commentato Nicola Pellicani, «Tutti noi abbiamo desiderio di capire le grandi trasformazioni in atto nel mondo perché ci riguardano da vicino. Quest’anno il Festival è cresciuto ulteriormente anche grazie all’utilizzo di altri spazi nel cuore della città: il Teatro Toniolo che ha ospitato due reading molto apprezzati dal pubblico e il Museo M9». E ancora: «Un segno che la rassegna è ormai apprezzata da tutti e di questo ringrazio chiunque a vario titolo ci ha dato una mano».

Pellicani torna a lanciare un appello alla città, alle istituzioni e alle categorie, perché al Festival serve un passo in più. Che si traduce in maggiore promozione e magari la capacità economica di poter chiamare autori stranieri e internazionali, che però chiedono un cachet. Oggi chiunque venga al Festival lo fa a titolo gratuito. «Ringraziamo per i suggerimenti dati, non abbiamo preclusioni di sorta e ci auguriamo di continuare a crescere». Le giornate del Festival si sono rivelate occasione di rivitalizzazione del centro e di lavoro anche per le attività economiche, a partire da bar, ristoranti, alberghi. —
 

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