«Festeggeremo a cena con i genitori»

MUSILE. Il ringraziamento sincero che arriva dal cuore al ristorante e Bar “La Cacciatora” di Caposile e all’arma dei carabinieri è giunto ieri dalla famiglia del 15enne di Montebelluna trovato dopo...
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - BON - TRATTORIA ALLA CACCIATORA A CAPOSILE
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - BON - TRATTORIA ALLA CACCIATORA A CAPOSILE

MUSILE. Il ringraziamento sincero che arriva dal cuore al ristorante e Bar “La Cacciatora” di Caposile e all’arma dei carabinieri è giunto ieri dalla famiglia del 15enne di Montebelluna trovato dopo che era fuggito da casa domenica mattina.

Era arrivato in bicicletta fino a Caposile, bagnato e infreddolito quando è entrato nel locale disperato. Qui i titolari, i fratelli Giada Paolo e Sergio Ferrazzo, hanno convinto il giovane, che aveva ordinato un the e non aveva i soldi per pagare, a raccontare cosa fosse accaduto e perché fosse solo a mezzanotte proprio a Caposile. Lui si è sfogato, ha raccontato della lite in famiglia, della sua fuga. Infine si è tranquillizzato, ha capito di essere tra amici e ha dato loro il numero di casa. I Ferrazzo hanno chiamato i carabinieri. I militari si sono messi in contatto con la famiglia che è stata informata del ritrovamento. Aveva pedalato per 60 chilometri. «I genitori ci hanno chiamati e ringraziati», hanno detto Giada, Paolo e Sergio Ferrazzo, «adesso verranno a prendere la bici del ragazzo che sta bene e si è rimesso subito. Una storia a lieto fine, grazie anche ai carabinieri che sono arrivati subito e si sono attivati per contattare la famiglia. Credo che presto, quando si saranno calmati, verranno qui per una cena e festeggiare a tavola tutti assieme». (g.ca.)

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