Feste in palazzi e musei, ecco il tariffario

Palazzi, musei, teatri e luoghi storici di Venezia in affitto al miglior offerente, per feste, cene, convention o altri eventi. Dall’Arsenale alla Fenice, da Palazzo Ducale alle Pescherie di Rialto, passando per le sedi congressuali del Lido e per il Casinò, con tariffe che vanno dai 10 mila euro al giorno per l’uso del Palazzo del Cinema ai 50 mila oltre per gli ambitissimi spazi del Palazzo dei Dogi.
E c’è anche la brugnariana Scuola Grande della Misericordia - ceduta in concessione qualche anno fa dal Comune a una delle società dell’attuale sindaco di Venezia, in cambio del restauro - per il cui uso si parte almeno da 30 mila euro al giorno, per eventi, convegni o presentazioni da parte di aziende, fondazioni straniere, clienti privati interessati ad avere un “affaccio” veneziano per una propria ricorrenza importante.
L’offerta e il “tariffario” sono ora in mano a Vela, la società partecipata del Comune che si occupa dell’organizzazione delle feste veneziane, ma anche di marketing e sponsorizzazione e che ora propone a privati e aziende un’offerta integrata: a ciascuno il suo spazio. Venezia come spazio scenico “tira” moltissimo e se purtroppo dalle Pescherie di Rialto i banchi del pesce continuano purtroppo a sparire per il calo dei residenti-consumatori, il suo fascino come location per cene di gala o intrattenimenti, specialmente in primavera-estate e nel periodo biennalesco, è in continuo aumento. Grande richiesta - anche qui soprattutto per il periodo primaverile ed estivo - per l’Arsenale per mostre ed eventi privati.
Grandi spazi “vuoti” come le Tese di San Cristoforo o le Nappe possono essere proposti anche a 100 mila euro per mostre per il periodo di durata delle Biennali Arte e Architettura quando si “vendono” meglio.
Quelli più piccoli come le Tese servono invece per eventi più brevi, ma possono rendere anche 15 mila euro al giorno. Da questi introiti il Comune ricava almeno i fondi per la manutenzione ordinaria del complesso e le piccole riparazioni, mentre Vela si trattiene una percentuale del 15 per cento.
La società guidata da Piero Rosa Salva si occupa anche di proporre spazi come la Fenice o quelli dei Musei Civici, dal Museo Navale a Palazzo Ducale che pure sono «promozionati» dalle stesse fondazioni a cui vengono girate le eventuali richieste.
Ma se il business degli spazi affittati per eventi è in crescita, anche la concorrenza si è fatta spietata. Ci sono i privati, che propongono a questo scopo palazzi d’epoca come Ca’ Pisani Moretta, Palazzo Flangini o Palazzo Polignac. Ma ci sono anche grandi istituzioni pubbliche e private. Anche la Biennale “propone” in determinate occasioni la sua sede di Ca’ Giustinian per eventi privati o presentazioni, che siano il bar “L’ombra del Leone”, la stupenda Sala delle Colonne o la terrazza panoramica con vista sul Bacino di San Marco.
Ma lo stesso fanno, in determinate occasioni, anche la Collezione Guggenheim e la Fondazione Pinault con Palazzo Grassi.
Insomma, un grande «mercato» dell’affitto ai privati - per cercare risorse anche per la città - che ormai riguarda tutti e che è destinato a crescere di numero e di prezzo, in una città sempre più cara e sempre più per chi è in grado di permettersela.
Un mercato allargato - come riferiamo a parte - anche al grande affare degli affitti di spazi per mostre e padiglioni “esterni” della Biennale. E anche il Comune - con il suo braccio operativo di Vela - cerca di ritagliarsi la sua fetta di guadagni.
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